Ieri è mancato ai vivi, il dottore Marcello Pinto. In tempi “usa e getta” – anche la coscienza e i sentimenti, disvivere più che vivere -, ossia la vita quotidiana intesa quale consumo veloce, consunzione oscura, spendita e ricarica inerti, abbandono, cieca soddisfazione, sopraffazione, una parola, il sorriso di Sandro, potevano assolverti e redimere. Sull’affiorare insistente, sottile e nostalgico di emozioni, colori, profumi, vivificati dall’ascolto di una specie di racconto, un filo di storia breve e pur intenso “pieno”, oggi reso disperato, e insostenibile, per la famiglia e tutti gli amici, dall’agire quieto, incessante e inesorabile, delle grandi leggi di natura, capaci di svelare il segreto di quell’anima senza tradirla, gettandovi soltanto un raggio di luce obliqua, scopriamo dentro di noi una nuova, particolare qualità d’animo, un patrimonio di sentimenti e valori ricchissimo, quell’educazione all’amore che Marcello, col suo esempio, nel suo passaggio terreno è riuscito a trasmetterci. La cerimonia funebre verrà celebrata questa mattina nella Chiesa della SS. Crocifisso, alle ore 10. Nel rinnovare commossamente il ricordo della sua figura umanissima, che si è riunita alla sua carissima moglie Maria Teresa Paparella, Olga Chieffi, unitamente all’intera redazione di Cronache del Salernitano, si stringono con grande affetto ai figli Alfonso e Teresa, e alle famiglie Andria e Ietto.