Di Adriano Falanga
“Ho avuto in questi giorni la percezione davvero di essere in guerra. Oggi ospitiamo un uomo di cultura, non un terrorista”. Pasquale Aliberti ha voluto aprire così il convegno di presentazione del libro del noto giornalista Magdi Cristiano Allam. Il volume si intitola “Islam, siamo in guerra”. E’ lo stesso Allam a spiegare subito il perché: “in questa guerra il nemico è uno di noi, e il fronte è casa nostra. Vogliono sottometterci con l’arma della paura, non ci uccidono per ciò che facciamo, ma per ciò che siamo”. Parola forti quelle pronunciate dall’ex eurodeputato già vice direttore del Corriere Della Sera. Allam oggi vive sotto scorta, perché su di lui pende la condanna a morte del fondamentalismo islamico. “Nel comunicato in cui hanno rivendicato gli attentati di Parigi, hanno scritto versetti del Corano in apertura e in chiusura, sono loro stessi quindi a dirci che tutto ciò che fanno è scritto nel Corano” prosegue Allam. Non ci può essere dialogo con l’Islam secondo il giornalista, battezzato e cresimato in una veglia pasquale direttamente da Benedetto XVI° nel 2008. A chi sostiene che l’Isis non rappresenta l’Islam, Allam replica: “L’Isis è l’Islam al 100%”. Musulmano per 56 anni, ha creduto in un Islam cosiddetto moderato: “ma ho poi capito che era una mia dimensione individuale, le persone possono essere moderate, ma non l’Islam”. Oggi Allam non risparmia critiche neanche alla Chiesa di Papa Francesco: “Ciò che più di ogni altro fattore mi ha allontanato dalla Chiesa è il relativismo religioso e la legittimazione dell'Islam come vera religione, di Allah come vero Dio, di Maometto come vero profeta, del Corano come testo sacro, delle moschee come luogo di culto. Sono contrario al buonismo che porta la Chiesa a ergersi a massimo protettore degli immigrati, soprattutto i clandestini". La soluzione? “Rispetto delle nostre regole”. A volere Magdi Allam a Scafati l’assessore alla Cultura Antonio Fogliame. Folto e attento il pubblico, tra cui una nutrita delegazione di consiglieri comunali, il parroco Don Giovanni De Riggi ma anche esponenti di centrosinistra che hanno avuto un confronto a due voci con l’autore del libro, al quale hanno mostrato la loro contrarietà su alcune posizioni. Allam è arrivato puntuale alle 19, scortato da tre auto dei carabinieri, oltre a quelle già fuori la Biblioteca fin dal pomeriggio. L’intera area è stata chiusa al traffico dalla Polizia Municipale. Su quanto accaduto nel pomeriggio nessun cenno, neanche dal primo cittadino.