Di Adriano Falanga
Sono trascorse oramai due settimane dall’entrate in vigore delle modifiche al piano viario. Inversione del senso di circolazione di parte del corso Nazionale, doppio senso in piazza Vittorio Veneto le novità più importanti. Seppur in orario di punta la situazione resta critica in alcuni punti, sembra essere opinione comune che un sensibile miglioramento ci sia stato. La viabilità nei pressi della nuova rotonda del Cavalcavia Longobardi è diventata più fluida, così come diventa più snella anche la situazione tra via Passanti, cavalcavia Moscati e il centro cittadino. Il punto critico diventa l’incrocio tra corso Nazionale e via Giovani XXIII° dove si crea un costante imbuto dovuto alle auto che arrivano da ambo le direzioni. Del resto, questo era ampiamente preventivabile, e la modifica è stata voluta fortemente dalla Consulta del Commercio. L’inversione di questo tratto di strada ha quasi raddoppiato il flusso veicolare, aumentando la “visibilità” degli esercizi commerciali presenti sul tratto, ma purtroppo aumentando anche l’ingorgo in via Giovanni XXIII°. Altre soluzioni possibili? Forse si, e c’è chi auspica venga fatto uno studio dei flussi veicolari da tecnici esperti, quali ad esempio docenti universitari o riconosciuti professionisti del settore. Diventa però necessario ragionare soprattutto sull’individuazione di nuove aree di parcheggio, unica soluzione per portare anche a Scafati una zona a traffico limitato che esalti e valorizzi il suo centro cittadino, come fatto per tutti i paesi limitrofi. Soddisfatto a metà il primo cittadino Pasquale Aliberti: “Ottime le indicazioni dalla sperimentazione delle modifiche al piano viario, Il problema però non è risolto. C’è bisogno di un maggior senso civico per chi parcheggia fuori carreggiata, senza rispetto delle norme. La soluzione è nel completamento della 268 e dell’uscita del secondo casello autostradale. Abbiamo lavorato molto in questi anni in sinergia con la regione, a breve arriveranno i risultati”.