di Andrea Pellegrino
Era stata contattata dallo staff di Vincenzo De Luca e a costo zero avrebbe messo a disposizione il suo lavoro sulla Terra dei Fuochi. Ed, invece, la dottoressa Paola Dama oggi annuncia che – come sempre accade: «Il carrozzone va avanti da sè». Sì perché, secondo la dottoressa Dama, napoletana ed insignita (nel 2009) del premio “donne all’opera”, dopo la chiamata a Palazzo Santa Lucia: «Hanno fatto un altro progetto, stanziato fondi e risorse e riciclato coloro che prima hanno appoggiato una tesi poi quella completamente opposta». Questi i fatti: « Lo scorso luglio – scrive la dottoressa Paola Dama sulla sua bacheca facebook – sono stata chiamata dallo staff di De Luca per essere interrogata sulla questione della Terra dei fuochi. Si parlava di collaborazione. Addirittura senza sapere niente fu fatto anche il mio nome sui giornali come referente sull’ambiente in un articolo in cui si menzionavano tutti gli uomini del presidente. Ho cercato di essere discreta sulla cosa, data la mia serietà e professionalità, per espormi solo dopo aver considerato gli sviluppi. Bene. Pandora (una task force di cui è fondatrice, ndr) avrebbe donato il suo lavoro, un anno e mezzo di studio e raccolta, risorse umane di professionisti preparati, proposte fattibili anche economicamente e tutto questo gratuitamente. Volete conoscere il finale? O forse lo immaginate».