Il Gup del Tribunale di Salerno, Piero Indinnimeo, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Cosentino ed ha disposto la custodia cautelare in carcere per Giovanna Merano e Patrizia Sobetta. Le “signore della droga” hanno ammesso i contestati episodi di spaccio nel corso dell’interrogatorio di garanzia manifestando anche la “disponibilità” a scontare la detenzione domiciliare presso un abitazione di un familiare a Napoli. Dalle risultanze investigative (in un’ora di appostamento almeno otto assuntari si erano recati presso la loro abitazione) è emerso il grave pericolo di reiterazione del reato. Tra l’altro le due donne, che avevano creato un cospiscuo giro d’affari all’interno del Villaggio dei Puffi, avevano da poco finito di scontare una condanna emessa qualche anno fa dal Tribunale di Salerno (giudice Perrotta). In virtù di tali elementi il Gup del Tribunale di Salerno, Indinnimeo, ha disposto il carcere per la sessantaduenne e per la sessantenne, entrambe originarie del napoletano ma da diversi anni residenti a Salerno. Nei giorni scorsi gli uomini dell’arma avevano posto fine all’attività illecita della coppia al termine di un blitz che ha permesso di recuperare, tra l’altro, diverse dosi di sostanze stupefacenti abilmente occultati in diverse parti di mobilio, all’interno del bagno e in vari effetti personali, 20 involucri termosigillati contenenti complessivi grammi 3 di “eroina”, 14 involucri termosigillati contenenti complessivi grammi 2 di “cocaina”, 1 involucro contenente grammi 2 di “hashish”, 1 bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e il taglio dello stupefacente, oltre alla somma contante di 5.560 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio. Al momento del controllo una delle due donne aveva tentato di disfarsi del telefono cellulare gettandolo nel ragù. All’interno dell’appartamento è stato trovato un monitor collegato con 4 telecamere installate dalla due donne per la videosorveglianza esterna dell’appartamento, con lo scopo di eludere i controlli delle forze dell’ordine, recuperato e sottoposto a sequestro. Nonostante la minima cura dei dettagli gli uomini dell’Arma, dopo segnalazioni ed appostamenti, sono riusciti a scoprire il traffico illecito organizzato da Giovanna Merano e Patrizia Sobetta.
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