Il Consiglio dei ministri ferma il Registro tumori della Campania. Costa troppo. Il milione e mezzo stanziato dalla Giunta regionale lo scorso 10 luglio è stato giudicato eccessivo e per questo motivo il Governo, lo scorso 14 settembre, ha impugnato la legge regionale: « contiene alcune disposizioni in contrasto con il piano di rientro dal disavanzo sanitario» .La decisione del Consiglio dei ministri ha lasciato sconcertati un po’
tutti. In tutto il territorio regionale, istituzioni e comitati sono in
vera e propria rivolta. A partire dal primo vicepresidente Vicario del
Parlamento Europeo, Gianni Pittella. « Ciò che sta accadendo in queste
ore in Campania ha il sapore dell’assurdo. La salute dei cittadini non
può passare in secondo piano per una mera questione di riduzione delle
spese, archiviato alla voce – disavanzo sanitario» – afferma, da
Bruxelles, l’onorevole Pittella. « I comitati di cittadini che hanno
invocato la convenzione di Aarhus – afferma ancora il vicepresidente –
riceveranno il sostegno dell’Unione e ci attiveremo sin da subito per
individuare tutte le possibili soluzioni. Provvederò sin da subito a
rappresentare le istanze dei cittadini campani presso la Commissione
dell’Ue e chiederò ai nostri tecnici di individuare la possibilità che
il percorso sia finanziato nell’ambito dei programmi europei» .La
Campania, un territorio delicato, dove si combatte con un costante
pericolo di emergenza rifiuti e con discariche messe qua e là . E con un
tasso di mortalità tumorale tra i più elevati d’Italia. « Il registro
in Campania, più che altrove, rappresenta uno strumento necessario e
fondamentale per la tutela della salute dei cittadini che hanno il
diritto di conoscere lo “stato” delle cose. Confido, comunque, nel
Governo Monti affinché torni sulla questione e compia una scelta di
coscienza e di giustizia» . Il vicepresidente ha poi assicurato che nei
prossimi giorni sarà in Campania per incontrare i comitati civici per
assicurare la sua vicinanza e aggiornare i cittadini sulle evoluzioni in
sede europea.Ed è prevista, proprio per questa mattina, a Napoli,
la prima iniziativa di protesta alla quale prenderanno parte comitati
civici, esponenti del mondo scientifico e il responsabile regionale
dell’organizzazione Prima Persona, fondata proprio da Gianni
Pittella, Marco Esposito.E dalle sezioni di Napoli e Salerno
dell’associazione Prima Persona viene annunciata una nuova iniziativa:
« Da martedì lanceremo una campagna stampa ed una raccolta firme per
chiedere al Governo di fare dietrofront» , dichiara Roberto Viscido,
coordinatore provinciale di Salerno di Prima Persona. « E’ un atto
incomprensibile che non può essere accettato da chi vive in un
territorio investito negli ultimi trent’anni da un disastro ambientale
mai contrastato» , conclude Viscido. A sostenere la creazione del
registro si è , infine, mobilitato anche il volontariato campano.