di Fabio Setta
La riconoscenza è il sentimento del giorno prima, recita un vecchio detto. Nel calcio, poi, ancor di più. E non è servito nemmeno l’appello dei tifosi sui social. Fabiani, troppo impegnato per connettersi non sarà stato colpito dall’hashtag #giùlemanidacalil. Niente da fare, il bomber brasiliano lascia la Salernitana e passa al Catania. Contratto triennale firmato non senza un pizzico di amarezza. Aveva fatto di tutto per restare a Salerno, anche accettare senza batter ciglio il ruolo di esterno nel 4-3-3 di Torrente nel corso degli esperimenti in ritiro. Ragazzo calmo, pacato, Calil aveva trovato a Salerno la propria dimensione. Si era legato molto alla città e alla tifoseria. Se ne va da capocannoniere. Anche in questa estate di amichevoli è stato il più prolifico. Ma sfruttando l’assist di un rinnovo chiesto e non concesso, Fabiani ha optato per la cessione del brasiliano. Su Calil c’era il Modena, anche l’Ascoli. Ieri mattina sembrava fatta con il Benevento. Proprio lui che aveva spezzato il sogno sannita della B con le sue sedici reti nello scorso campionato. Poi nel pomeriggio la corte del Catania. Calil non era obiettivamente convinto di tornare in Lega Pro. Poi l’offerta comunque buona e la durata del contratto lo hanno fatto vacillare, unitamente alla consapevolezza che in granata avrebbe trovato poco spazio. In serata poi ecco la firma, l’annuncio e la valigia pronta. Una scelta che amareggia i tifosi granata. Calil ha fatto tanto per la Salernitana, accettando la Lega Pro per riportare, come fatto, i granata in cadetteria. Avrebbe meritato un’opportunità. Anche fino a gennaio. Anche perché andando a vedere il curriculum degli attaccanti in rosa, Calil è quello con maggiore esperienza e prolificità in serie B. Sicuro che non avrebbe fatto comodo in un campionato lungo quarantadue giornate? Che abbia pagato il feeling con Menichini, chissà, come accaduto con Favasuli? Non si saprà mai. A restare nella memoria saranno le prodezze i gol decisivi realizzati dal brasiliano. I tifosi granata, loro sì, gli saranno sempre riconoscenti.