Una notte di autentica follia, l’ennesima notte di vergogna. Se poteva essere una carta da giocarsi per convincere il?Casms a rivedere la propria decisione, sicuramente quanto accaduto ieri al san?Francesco non farà altro che confermare la decisione di giocare lontano dalla Campania e a porte chiuse il derby con la Paganese. Infatti, mentre Nocerina e Lecce erano già in campo, all’esterno ci sono stati scontri tra gli ultras molossi e le forze dell’ordine. La rivalità tra le due tifoserie è nota. Ma questa volta chi di dovere ha chiuso un occhio dando il via libera alla trasferta. E il fatto che il match si sia giocato in notturno non ha certo aiutato le forze dell’ordine. Se poi aggiungiamo che la Coppa Italia di Lega Pro è una manifestazione inutile, il quadro della disorganizzazione è completo. Che ci potessero essere problemi era facilmente immaginabile. Soprattutto dopo gli 85 daspo ai tifosi molossi richiesti dalla questura di Caserta (20 dei quali ieri non sono stati confermati).?Gli ultras molossi avevano deciso di inscenare una protesta pacifica entrando all’interno dello stadio con un quarto d’ora di ritardo per protestare contro gli 85 daspo inflitti ad altrettanti tifosi della Nocerina dopo i fatti dell’area di servizio di Teano; una sanzione che è stata definita, nella nota dei gruppi della Sud, come un’ “ingiustizia ricevuta da chi con passione e sacrifico segue la propria squadra”. Ma alla fine il caos è scoppiato a gara in corso. I tifosi del Lecce sono scesi dal pullman a via Nazionale, in una zona molto distante dal San Francesco. I tifosi della Nocerina, saputo del fatto, hanno lasciato la curva e si sono recati in zona Arenula: qui la prima sassaiola con la carica della polizia che aveva fermato i leccesi privi di biglietto. Danneggiate una decina di auto. Gli scontri si sono spostati poi nella zona della caserma dei carabinieri in via Sicigliano, con la Polizia presa tra due fuochi. Mentre in via Nazionale c’è stato un vero e proprio assalto all’autobus leccese . E lì è successo il putiferio con cariche della polizia, sassaiole, lacrimogeni e lancio di bidoni. Dopo le cariche della polizia i tifosi del Lecce sono riusciti ad arrivare allo stadio rendendosi protagonisti di atti vandalici, distruggendo alcune automobili parcheggiate. Al fischio finale i tifosi leccesi sono rimasti chiusi nel San Francesco in attesa che le forze dell’ordine allontanassero i tifosi molossi. Poi sono stati identificati su una piazzola dell’autostrada.
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