di Mario Rinaldi
Oggi pomeriggio, nel corso del Consiglio Comunale di Fisciano, convocato in seduta ordinaria, avverrà la surroga del consigliere di opposizione del gruppo “Impegno e Trasparenza”, Gaetano Barra. A subentrare al suo posto sarà Vincenzo Santoro, il primo dei non eletti, che a suo dire non era sorpreso di questo avvicendamento, come lui stesso ha spiegato, indicando tutti gli impegni che da qui in avanti assumerà con questo incarico.
Domani (oggi per chi legg, ndr) ci sarà la surroga di Barra in Consiglio Comunale e lei, come primo dei non eletti, subentrerà al posto del Consigliere dimissionario. Se lo aspettava?
“Sì, perché avendo parlato con l’ex consigliere (l’ingegnere Gaetano Barra) qualche mese fa, mi aveva già avvisato di questa sua decisione e delle sue motivazioni”.
É rimasto sorpreso delle dimissioni del Consigliere Barra?
“Non sono rimasto sorpreso, per via della confidenza fattami; me lo sarei aspettavo tra qualche altro mese e non proprio a fine novembre”.
In un suo intervento Barra ha motivato queste sue dimissioni dichiarando di non essere più in linea con il progetto del gruppo di opposizione. Lei cosa ne pensa?
“Anche dopo le sue dimissioni mi sono visto con Gaetano Barra. In questo ultimo incontro lui mi ha confermato tutte le sue motivazioni. Da un lato è frustrante stare all’opposizione da quasi 20 anni. Tale lunghissimo periodo di lotta nell’aula consiliare, sempre all’opposizione, ha reso Gaetano uno dei consiglieri con maggiore numero di presenze in questo ruolo. Ruolo importante, delicato, ma a volte molto frustante; perché è duro lottare contro una maggioranza compatta che spesso ha “potenza di voto” schiacciante in aula consiliare. Non solo nella crudezza dei numeri, ma nonostante il suo impegno costante in qualche caso la politica dell’opposizione a Fisciano è risultata troppo poco incisiva. Questo aspetto credo non cambierà nemmeno con me: a volte la “democrazia” è una sorta di dittatura della maggioranza. Per curare tale ed altri suoi difetti c’è molto da lavorare. Inoltre Gaetano lo ha fatto anche per dare spazio a me e a chi mi segue nell’elenco dei non eletti, per cercare di gettare basi più solide di una nostra lista futura più forte, che perori le nostre istanze storiche a Fisciano”.
Da lunedì sarà chiamato a ricoprire questo incarico in questo ultimo anno e mezzo di consiliatura. Si sente pronto?
“Avendo già avuto l’esperienza di consigliere comune a Fisciano, sono abbastanza pronto; ma non esperto come Gaetano o altri membri storici dell’opposizione”.
Quali sono le azioni che Santoro intende portare avanti da subentrato in Consiglio? E quali sono i progetti futuri?
“Sono tante le cose che vorrei fare. A partire dalla pubblicazione di un archivio (anonimo) dei tumori e delle morti “improvvise” a Fisciano, troppe negli ultimi anni. Cercare di portare avanti, con le stesse difficoltà e non alla sua altezza, il lavoro di Gaetano. La mia storia personale mi rende molto critico rispetto alla deriva “democratica” di tutto l’occidente, che si pone-impone dopo secoli, ancora in modo coloniale verso altri Paesi e palesa sempre più i suoi difetti di “liturgia” anche nei suoi meccanismi strutturali interni. È utopico cercare di cambiare ciò? È utopico cercare di cambiarlo partendo da Fisciano? Qualcuno, da qualsiasi parte, deve pur iniziare a parlare di cambiamento, altrimenti non avverrà mai”. Un pensiero, quello di Santoro, che va anche oltre i confini territoriali, con un’idea particolare del governo inteso in senso buono. La sua avventura in consiglio partirà domani e durerà (salvo imprevisti) fino a metà del 2027, anno in cui Fisciano sarà di nuovo chiamata al voto.





