Aumentano incidenti, feriti e soprattutto vittime in Campania nel 2024. Lo certifica l’Istat, che registra un +18,6% di mortalità rispetto al 2023, in netta controtendenza rispetto al dato nazionale, in calo dello 0,3%. In totale si sono verificati 10.874 sinistri, con 261 morti e 15.386 feriti.
La Campania si allontana così dagli obiettivi europei di dimezzamento di morti e feriti entro il 2030. Pesano gli ultimi 5 anni: +17% di vittime dal 2019, contro un calo nazionale del 4,5%. Dal 2009 a oggi, la mortalità è scesa in Italia del 26,3%, ma in Campania è aumentata del 2,8%.
L’incidentalità resta alta su arterie come la Statale Appia, Asse Mediano, Statale Sorrentina, Tirrenica Inferiore, Tangenziale di Napoli e i tratti autostradali a nord del capoluogo. L’indice di mortalità cresce in provincia di Napoli, Caserta e Salerno.
Ben il 75,1% degli incidenti avviene su strade urbane, con 127 decessi (quasi il 49% del totale). Le fasce più colpite: 15-29 anni (8,4 morti ogni 100mila abitanti), 30-44 e over 65 (4,8 ogni 100mila).
Le cause principali? Distrazione alla guida, manovre irregolari e velocità eccessiva, che insieme rappresentano oltre un terzo dei casi (35,4%).
Il costo sociale degli incidenti in Campania ammonta a 1,3 miliardi di euro, pari a 233 euro a persona.





