Scafati. I funerali di Pasquale Nappo - Le Cronache Cronaca
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Scafati. I funerali di Pasquale Nappo

Scafati. I funerali di Pasquale Nappo

Scafati. Estremo saluto ieri a Scafati per il diciottenne Pasquale Nappo assassinato a Boscoreale nella notte del 2 novembre in piazza Pace. La comunità scafatese, presente in grande numero alla funzione funebre che si è svolta all’interno della chiesa di San Francesco Di Paola e officiata da don Peppino de Luca. “Il tuo ricordo sarà sempre vivo nei nostri cuori. Ci hai lasciato, ma la tua luce continua a illuminarci come hai sempre fatto con il tuo sorriso” è la frase impressa su striscioni e magliette stampate per l’occasione dalle persone che non dimenticheranno mai Pasquale e il tragico epilogo della sua vita. A riempire del resto il clima di silenzio durante la funzione religiosa è stato un senso di rabbia ma soprattutto di grande dolore per una giovane vita spezzata. Don Peppino De Luca all’interno della sua omelia ha parlato ai presenti spiegando come “Pasquale sta nelle mani di Dio, mancherà il suo sorriso, la sua presenza, ma il sole si è riacceso in Dio e non si spegnerà mai” senza risparmiare qualche stoccata su alcune accuse girate sui social e non solo “Si sono sentite tante stupidaggini in questi giorni, portate con voi i ricordi belli di un ragazzo che sotto la sua scorza è un uomo d’oro. Ai tanti ragazzi che sono qui, fate diventare vostri i tesori della vita, perché tutto è niente di fronte al valore della vita”. Al termine della cerimonia le persone vicino a Pasquale hanno voluto ricordare il ragazzo in diversi modi fino all’arrivo del carro funebre all’interno del Cimitero Comunale di viale delle Glorie. Salma in bara bianca uscita dalla chiesa e accompagnata da una batteria di fuochi d’artificio ha fatto da cornice al dolore dei presenti. Quindi lancio di palloncini in cielo e un continuo e assordante rombo di motori di motociclette e macchine sportive, una delle passioni del giovane Pasquale. Sul fronte inchiesta, invece, gli inquirenti continuano ad ascoltare persone per capire il reale motivo del delitto che per la Dda ha “matrice camorristica”