di Erika Noschese
«Da parte mia un approccio con il centrodestra? No, è il centrodestra che, fino alla fine, ci ha provato». A dirlo, senza mezzi termini, Clemente Mastella, sindaco di Benevento e leader di Noi di Centro, la lista in campo alle prossime elezioni regionali con Roberto Fico presidente. «Il centrodestra ha tentato un approccio diverso, ha insistito fino alla fine perché, evidentemente, riteneva che una mia convergenza a destra avrebbe causato un danno irreparabile al centrosinistra. E che, paradossalmente, sarebbe stata la sua vittoria. Io spero che con me vinca il centrosinistra», ha dichiarato Mastella, rivendicando un impegno che parte da lontano, con la necessità di raccogliere le firme perchè, ha voluto ricordare, «abbiamo dovuto recuperare la sottoscrizione in tutta la Campania, senza poter contare su sottoscrittori istituzionali né alla Camera né in Regione. Qualcuno ci ha abbandonato, e quindi abbiamo fatto da soli. Ma abbiamo fatto bene da soli. Ora partiamo e ci affidiamo al giudizio degli elettori». L’appello del sindaco di Benevento è rivolto non solo al Pd ma anche e soprattutto agli alleati del campo largo: «Un centrosinistra senza il centro è destinato a perdere. Anzi, questa volta si può vincere. Invito tutti all’unità. Lo dico qui, a Salerno, in modo particolare. Unità significa rispetto reciproco, rispetto per il presidente indicato, rispetto per quanto è stato fatto in passato. Il rischio è quello di una frattura nell’intero apparato del nostro centrosinistra, con conseguenti grandi difficoltà. Mi auguro che il buon senso prevalga in tempi rapidi, che si mettano da parte le tensioni, le sovrapposizioni, le parole di troppo, da una parte e dall’altra. Oggi è il momento di incoraggiarsi a vicenda e andare avanti. Sono convinto che faremo la differenza. A chi aveva delle remore, ricordo che non sono stato io a scegliere: sono stati i vertici del partito, è stato il PD. Chi fa parte del PD, a partire dal presidente della Regione, deve sostenere questa candidatura con forza. Ieri, con grande piacere, ci siamo abbracciati, in modo esemplare e simbolico, davanti a tutti. È stato un gesto che ha rincuorato le nostre battaglie. Altrimenti sarebbe sembrata una situazione anomala – ha detto ancora – Poi ognuno deciderà il proprio percorso quando sarà il momento, ma per ora dobbiamo essere uniti e invitare i nostri elettori a votare la lista. Quella è l’indicazione del presidente: niente liste disgiunte, né da una parte né dall’altra. Bisogna votare la lista che sostiene il candidato presidente. Altrimenti, anche i candidati che ci sono rischiano di uscire dimezzati, e questo sarebbe un errore politico grave». Obiettivo di Noi di Centro, chiaramente, superare la soglia di sbarramento per entrare in consiglio regionale: «Il risultato finora è incoraggiante, considerando che abbiamo perso punti di riferimento importanti, come il caro Luigi Nocera. Abbiamo comunque costruito la lista, ringraziando Paolo Del Mese, Enrico Indelli, e le ragazze che si sono candidate. Abbiamo coinvolto tutte le realtà territoriali, da Sapri fino a Nocera, e oltre fino a Sarno. Questo dimostra che siamo ancora un punto di riferimento. Ora bisogna costruire una piattaforma che dimostri sensibilità verso i problemi del territorio. Le dinamiche interne sono simili a quelle di Benevento e della provincia di Avellino. Si tratta di rendere compatibili le varie esigenze: da un lato la realtà urbana di Salerno, dall’altro le aree interne come Benevento e Avellino. Dalla periferia, invece, serve una risposta decisa ai bisogni e alle difficoltà», ha detto ancora, chiarendo che la Campania ha bisogno di «alzare il livello dei servizi ai cittadini: sanità, strutture, infrastrutture, tutto ciò che è materiale e immateriale. Bisogna rendere la Campania sempre più attrattiva. Come in una famiglia, dove c’è il salotto, ma anche il bagno e la cucina, dobbiamo fare in modo che tutto sia armonico e tuteli chi vive nella casa comune». Infine, una parentesi su Antonia De Mita, la figlia del sindaco Ciriaco che in questi giorni non risparmia attacchi social: « Per ragioni di correttezza, non rispondo a certe provocazioni. Tuttavia, parte della mia famiglia mi ha chiamato per esprimere solidarietà, e preferisco evitare ulteriori commenti». Tra i candidati al consiglio regionale della Campania Enrico Indelli, già presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana che torna attivo in politica dopo oltre 30 anni. «Il risultato di Noi di Centro una sorpresa. Perché l’area moderata non è rappresentata soltanto in altri partiti, con sigle diverse e aggregazioni varie: questa è l’erede di quella che fu la vecchia Democrazia Cristiana. Noi, che ci collochiamo al centro, siamo popolari riformisti, fortemente meridionalisti, con uno spirito europeo ben radicato. Siamo cittadini d’Europa. L’invito del presidente Mastella e Paolo Del Mese per me è stato fondamentali – ha dichiarato Indelli – Si torna a parlare di una politica che sembrava scomparsa. La mia candidatura, dopo trent’anni di assenza dalle scene politiche, vuole essere una testimonianza per i giovani: la politica può e deve essere ancora una cosa seria». Indelli, dal 94 al 96 è stato deputato, poi dopo diversi anni si è avvicinato al centrodestra, candidandosi sindaco ad Oliveto Citra. Poi, l’addio alla politica e oggi il ritorno con Mastella e Del Mese.





