Pattinodromo, tempi lunghi per il recupero - Le Cronache Attualità
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Pattinodromo, tempi lunghi per il recupero

Pattinodromo, tempi lunghi per il recupero

La città di Salerno si trova ad affrontare un’altra situazione di emergenza strutturale e sportiva, lungo il Lungomare Tafuri, in particolare dopo il drammatico crollo registratosi nella mattinata di sabato che ha interessato il muro di contenimento e parte della pista del pattinodromo cittadino. L’impianto sportivo di via Lungomare Tafuri è ora chiuso e le prospettive di riapertura appaiono incerte, con tempi che si preannunciano lunghi, quasi certamente, per l’esecuzione dei lavori di ripristino. L’evento che ha portato al cedimento del pattinodromo non è stato improvviso né inatteso. Segnali di pericolo, infatti, erano stati lanciati con insistenza da oltre un anno sia dagli sportivi che frequentano assiduamente la struttura sia dai bagnanti salernitani che, osservando la situazione dalla spiaggia, avevano notato da tempo i danni provocati dall’inesorabile azione erosiva del mare. È proprio l’erosione alla base del muro di contenimento, già ammalorato, ad averne causato il crollo, trascinando con sé una porzione significativa della pista. La situazione, tuttavia, non è circoscritta esclusivamente al pattinodromo. L’allarme si estende a un tratto più ampio del Lungomare. A poca distanza dal luogo del crollo, infatti, anche il muro di contenimento in corrispondenza della piscina Vitale e quello del parco giochi che sorge proprio di fronte alla parrocchia Santa Maria Ad Martyres, presentano evidenti segni di ammaloramento, con fessure e aperture anche di grosse dimensioni. Si tratta di situazioni critiche rispetto alle quali un intervento immediato è divenuto indispensabile per scongiurare il rischio di ulteriori eventi catastrofici simili a quello che ha riguardato il pattinodromo. Di fronte al disagio che da ora in avanti si riverserà sulle società sportive e, di conseguenza, sugli atleti costretti a rinunciare all’impianto, le istituzioni comunali sono state sollecitate a fornire risposte. Nella mattinata di ieri, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Dario Loffredo, hanno reso noto l’orientamento dell’amministrazione: si stanno valutando le possibilità per far rientrare gli interventi necessari per la messa in sicurezza e il ripristino del pattinodromo nell’ambito del più ampio piano di ripascimento costiero già in corso in città. Tuttavia, è la tempistica a rappresentare il nodo cruciale. I lavori di ripascimento, essenziali per la difesa della costa dall’erosione, sono al momento fermi all’altezza del Lungomare Marconi. Per poter intervenire sulla zona del crollo sarà dunque necessario accelerare l’iter per lo spostamento dei cantieri. L’assessore al Commercio e ai Lavori Pubblici, Dario Loffredo, ha fornito ulteriori dettagli sulla strategia in corso, chiarendo innanzitutto i ruoli di competenza: “Tengo a precisare, per una questione di rispetto con i colleghi, che trattasi di una competenza della delega allo sport che ha il sindaco, e del presidente e del vicepresidente di commissione sport”. Loffredo ha poi spiegato la logica che guida la scelta di includere i lavori nel piano più vasto: “Per quanto riguarda il pattinodromo, pensavamo col sindaco che in quella sistemazione dobbiamo far entrare anche la messa in sicurezza dell’area, giacché lì è investito dalla riqualificazione che riguarda il ripascimento e visto che abbiamo i fondi ottenuti per la piscina Vitale grazie all’impegno degli uffici competenti. Mi sembra una cosa equilibrata e giusta”. Il Comune ha già mosso i primi passi operativi in questa direzione, come confermato dall’assessore: “Abbiamo dato mandato agli uffici, su input del sindaco, a verificare in questa gara per la Simone Vitale e il ripascimento di far rientrare anche quest’attività di consolidamento”. Nonostante la chiara volontà di intervenire con rapidità, Loffredo ha ribadito la necessità di rispettare i tempi tecnici e procedurali necessari: “Chiaramente ci vuole il tempo che ci vuole: il ripascimento è arrivato alle soglie del bar Marconi, bisogna accelerare per arrivare quanto prima fin lì”. L’assessore ha concluso sottolineando l’importanza sociale ed educativa dell’impianto e la necessità di un pronto ripristino per la comunità giovanile salernitana: “Sicuramente i tanti ragazzi hanno bisogno di fare sport perché è una delle funzioni educative per avere giovani sani e lontani da altre tentazioni”. La cittadinanza e le società sportive restano in attesa di certezze sulle tempistiche. La decisione di accorpare i lavori di consolidamento del pattinodromo, e presumibilmente anche quelli per la piscina Vitale e il parco giochi, al piano di ripascimento, se da un lato appare una mossa strategica per la gestione delle risorse e l’accelerazione delle procedure amministrative, dall’altro espone il ripristino dell’impianto sportivo ai tempi, intrinsecamente lunghi e incerti, di un’opera costiera complessa e di vasta portata come il ripascimento. L’auspicio è che l’impegno politico e amministrativo riesca a trovare una via per una rapida soluzione che restituisca alla città e ai suoi giovani sportivi un impianto essenziale per la pratica sportiva e la socialità. e.n.