Regionali, è battaglia Cirielli-Fico - Le Cronache Ultimora
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Regionali, è battaglia Cirielli-Fico

Regionali, è battaglia Cirielli-Fico

La Campania si prepara a una tornata elettorale regionale di grande rilievo, fissata per i prossimi 23 e 24 novembre. Allo scoccare delle 12:00 di ieri si è infatti formalmente chiusa la fase di presentazione delle liste, cristallizzando un panorama politico in fermento che vede sei candidati in lizza per la poltrona di Governatore, succedendo così a Vincenzo De Luca. La competizione promette di essere accesa, soprattutto tra i due schieramenti principali, con il centrodestra che punta su Edmondo Cirielli e il fronte progressista che scommette su Roberto Fico, in una polarizzazione che definisce la “battaglia Cirielli-Fico”. Il centrodestra si presenta unito sotto il nome di Edmondo Cirielli, la cui candidatura è sostenuta da ben sette liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Cirielli presidente, Moderati e riformisti, Noi Moderati, e UDC-Unione di Centro insieme a Pensionati e Consumatori. All’interno di queste formazioni, non mancano i nomi destinati a far discutere e a catalizzare l’attenzione mediatica. La Lega punta su una figura simbolo del dramma sociale: Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, il ventenne tragicamente ucciso a Napoli a causa di futili motivi, guiderà la lista con l’intento di portare l’attenzione su temi di sicurezza e giustizia sociale. Nonostante non sia più in corsa per un nuovo mandato, l’ombra e l’influenza politica di Vincenzo De Luca si proiettano in modo significativo sulla competizione. L’ex Governatore si affida ai suoi fedelissimi per mantenere un peso decisionale in Consiglio, schierandoli nella lista “A testa alta”. Tra i nomi di spicco figurano il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, precedentemente espulso dal Pd in seguito al caos tessere dell’ultimo congresso nazionale, e l’assessore alla Scuola Lucia Fortini, insieme ad altri quattro consiglieri uscenti. È da notare l’assenza del nome di De Luca nel simbolo della lista, a seguito di un veto imposto dal fronte opposto, un dettaglio che simboleggia la transizione in atto. A rinsaldare il legame con l’area uscente anche il passaggio di Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio, che dopo la militanza nel M5s e l’avvicinamento alle posizioni dell’ex Governatore, correrà con i Socialisti. Il centrosinistra si stringe attorno alla figura di Roberto Fico, supportato da otto liste: Partito Democratico, A testa alta, Movimento 5 Stelle, Fico presidente, Casa Riformista, PSI, Avanti Campania e Alleanza Verde Sinistra. Un’ampia coalizione che cerca di unire l’esperienza dei partiti tradizionali con nuove spinte civiche. Il Partito Democratico punta sulla continuità, riproponendo gli uscenti, tra cui Massimiliano Manfredi, fratello del sindaco e presidente ANCI, e confermando come capolista l’insegnante Francesca Amirante. Il Movimento 5 Stelle, che sostiene convintamente Fico, presenta un equilibrio tra attivisti storici, professionisti e figure istituzionali. Particolarmente significativa è la lista ispirata direttamente da Fico, che vede tra i suoi candidati Giovanni Russo, direttore della Masseria Esposito Ferraioli di Afragola, un bene sottratto alla criminalità organizzata, un segnale chiaro di impegno nella lotta alla camorra. Interessanti i contributi esterni. Casa Riformista, lista a cui ha attivamente contribuito anche il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, si distingue per una forte componente femminile, schierando diciassette donne, e ospita esponenti di Italia Viva, come Armando Cesaro, figlio dell’ex parlamentare e presidente della Provincia Luigi Cesaro. L’attivista palestinese Souzan Fatayer, al centro di polemiche per un post su Facebook che richiamava in didascalia figure storiche controverse e per le offese ricevute da un noto giornalista (poi scusatosi), correrà per Alleanza Verde Sinistra, portando nella campagna elettorale temi di respiro internazionale e diritti civili. Infine, a seguito della rinuncia di Azione a partecipare con il proprio simbolo, Giuseppe Sommese, ex consigliere e assessore regionale, si schiera con “Avanti Campania”, contribuendo a diversificare l’offerta del centrosinistra. La corsa alla Presidenza non si esaurisce con i due poli principali. Tre ulteriori candidati arricchiscono il panorama, rappresentando diverse sfaccettature dell’elettorato. Stefano Bandecchi si presenta con la lista Dimensione Bandecchi. Giuliano Granato è appoggiato da Campania Popolare, Nicola Campanile dalla lista Per e, infine, Carlo Arnese è sostenuto da Forza del Popolo. Questi candidati rappresentano una potenziale riserva di voti di protesta o di specifiche nicchie tematiche, la cui influenza potrebbe rivelarsi decisiva nel determinare gli equilibri finali del Consiglio regionale. Con le liste ormai definite, la campagna elettorale entra ora nel vivo. La Campania si appresta a scegliere il suo prossimo Governatore in un contesto di rinnovamento, dove l’eredità di De Luca si confronta con le ambizioni del centrodestra e la proposta di rinnovamento del fronte progressista, il tutto incorniciato da candidature che, per la loro storia personale o la loro provenienza civica, promettono di rendere la contesa regionale un affresco politico denso e variegato.