Inaugurato in via Wagner, il comitato provinciale a sostegno di Matteo Renzi, candidato alle prossime elezioni primarie del Pd, che si terranno probabilmente il 25 novembre prossimo. A preparare il terreno al sindaco di Firenze per la sua venuta a
Salerno, in programma il 14 ottobre, è stato Paolo Russomando,
consigliere provinciale e sindaco di Giffoni Valle Piana, che ha
esordito incentivando la partecipazione spontanea dei cittadini al
progetto di Renzi, ed invitando il partito a “non chiudersi nel recinto
di chi ha iniziato questa esperienza”.“La discesa in campo di Matteo
Renzi segnerà probabilmente la fine dei movimenti di anti politica”, ha
continuato il sindaco di Giffoni, che ha paragonato il Movimento cinque
stelle alla Lega nord degli esordi, abituata a “gettare benzina sul
fuoco”, mentre “la politica dovrebbe tornare ad essere un riferimento
oggettivo per i cittadini”: fu infatti il vento dell'anti politica di
allora a gettare le basi per l'ascesa di Berlusconi. A parlare è stato
poi il sindaco di Atena lucana, Sergio Annunziata, che riconosce a Renzi
il merito di incentivare il dialogo e di ascoltare davvero i problemi
dei piccoli amministratori locali. “Bisogna cercare di governare meglio e
non soltanto di sostituire i vecchi amministratori”, ha continuato il
sindaco di Atena: “votare Grillo è come votare uno che non vuole
governare, mentre la destra è completamente allo sbando”.. Nel suo
intervento, il consigliere comunale Luigi Bernabò ha invitato a non
sottovalutare l'importanza delle primarie del PD, dalle quali verrà
fuori “il candidato che vincerà le prossime elezioni”. Per Bernabò,
“Renzi incarna il senso di libertà del quale ha bisogno oggi il Paese, e
sostenerlo non significa andare contro de Luca”, per il quale il
consigliere auspica un eventuale ruolo nella squadra di Governo che lo
metta in condizioni di dedicarsi alle aree del sud. Con la speranza che,
a tal proposito, ottenga dal partito quel sostegno che gli mancò al
momento della sua candidatura a presidente della regione Campania. Paolo
Russomando ha poi ribadito la necessità di “iniziare a parlare dei
prossimi venticinque anni, e non degli ultimi venticinque”. Passando al
progetto di Renzi, ha specificato che le necessità principali alle quali
intende dare risposta sarebbero la “sburocratizzazione forte del
sistema e l'introduzione di un approccio realmente meritocratico”:
“siamo stati troppo a lungo una generazione che si è seduta ad
aspettare”, ha continuato Russomando, “mentre possiamo già essere
protagonisti della nostro futuro. La credibilità di Renzi sta nel fatto
che ha già iniziato a fare nella sua città quello che sta promettendo di
fare per il paese”. “Togliere dai posti di potere chi ci è stato finora
e tornare a fare politica”, conclude Sergio Annunziata, sindaco di
Atena. “Dopo trent'anni attaccati alle poltrone, è giusto che facciano
posto ad altri”, ha convenuto Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano,
che ha sottolineato come l'affetto per Renzi sia evidente dal fatto che
“in un periodo in cui i politici fanno fatica a camminare per strada,
per il sindaco di Firenze ci sono sempre sale stracolme di gente
arrivata spontaneamente”. “Il PD deve essere in grado di metabolizzare
ed accettare le idee di Renzi”, ha affermato Pellegrino, ed è “giunta
l'ora che i vari Bindi e D'Alema tornino a casa, noi siamo il futuro
prossimo”. A chiudere l'incontro è stato il sindaco di Rofrano, Toni
Viterale, il più giovane della Campania, che ha prospettato la
“necessità di un riscatto generazionale” ed invitato il partito ad
“abbandonare l'atteggiamento conservatore col quale non non fa altro che
danneggiare se stesso”.