Comunicato stampa
Operazione “New Generations”
Roma, 15 luglio 2015
Due Crew Hacker nella trappola della Polizia di Stato
Nelle ultime ore la Polizia di Stato ha portato a termine un’articolata operazione, che ha permesso di individuare i componenti di due gruppi criminali responsabili di decine di attacchi ai danni dei sistemi informatici di infrastrutture critiche, siti istituzionali e aziende private del paese.
In totale sono 15 le persone denunciate dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel corso delle attività coordinate dalle Procure della Repubblica di Roma, Perugia e di quelle presso il Tribunale per i minorenni sempre del capoluogo umbro.
Il reato: concorso nel danneggiamento di sistemi informatici, nell’interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche, per accesso abusivo a sistemi informatici, e per danneggiamento di dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o altro Ente pubblico o di pubblica utilità.
Nel corso delle perquisizioni, che hanno interessato 10 regioni italiane, sono stati sequestrati numerosi personal computer e altri dispositivi utilizzati per portare a compimento gli attacchi.
Determinante, in tale contesto, è stato il ruolo del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e del Compartimento Polizia Postale di Perugia, titolari delle indagini, impegnati per mesi in complesse attività investigative finalizzate all’identificazione dei soggetti che si celavano dietro i nomi delle crew “Anonymous Iag” e “THC Squad”.
Un prezioso apporto nelle attività investigative è stato fornito inoltre dai Compartimenti regionali della Specialità di Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna, Campania, Marche, Veneto, Friuli, Piemonte, Puglia e Abruzzo, con il supporto operativo delle rispettive articolazioni provinciali.
Le indagini
All’alba di oggi si è conclusa l’operazione “New generations“ che ha riunito due articolate indagini coordinate rispettivamente dai Sostituti Procuratori Francesco Polino e Eugenio Albamonte della Procura di Roma e da quelli della Procura della Repubblica di Perugia e di quella presso il Tribunale per i minorenni del capoluogo umbro, e condotte dal personale specializzato del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazione del Compartimento Polizia Postale di Perugia.
I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti di quattordici giovani, alcuni minorenni e un 40enne con diversi precedenti penali.
Le indagini si sono basate in particolare su attività di osint (open source intelligence) svolte su fonti aperte.
Si è trattato di una vera e propria attività di ricerca nella rete finalizzata al rintraccio di indizi ed elementi che hanno permesso l’effettiva identificazione degli hacker, con i doverosi riscontri dati da tradizionali attività investigative.
Il primo filone di indagine, seguito e portato a conclusione dal personale del C.N.A.I.P.I.C., riguarda la crew nota come anonymousiag, nata presumibilmente nel settembre del 2012 e formata da cinque sedicenti hacktivisti dediti ad attacchi informatici nei confronti di istituzioni ed infrastrutture critiche.
Tra i siti attaccati figurano il portale della stessa Polizia Postale commissariatodips.it, i siti delle Camere del lavoro in Lombardia, della UIL e della FIOM, i siti esercito.difesa.it, dps.tesoro.it, urp.cnr.it e quello dell’Agenzia del Territorio.
Il gruppo prende il nome dal più grande e noto collettivo anonymous, con l’aggiunta dell’acronimo “iag” che sta per “italiananonymousgroup”.