Le elezioni regionali in Campania rappresentano «un appuntamento decisivo per il futuro dei 6 milioni di cittadini campani, ma avranno un rilievo evidentemente nazionale». Ne è convinto il segretario regionale del Pd campano, il deputato Piero De Luca, interpellato dai giornalisti prima di incontrare i riferimenti istituzionali del Pd locale per un confronto sul programma. De Luca spiega che, insieme alla coalizione che sostiene la candidatura alla presidenza della Regione di Roberto Fico, sarà trovata «la soluzione migliore, più equilibrata, più rispettosa di tutti, per mettere al servizio della nostra comunità un’alleanza e una prospettiva di governo solidale che ottiene risultati positivi come quelli ottenuti nei prossimi dieci anni e possa continuare il lavoro messo in campo finora. Lo dobbiamo a questa terra – ragiona il segretario regionale dem – e lo dobbiamo anche al futuro dell’Italia perché da qui passa un pezzo decisivo della costruzione dell’alternativa di governo nazionale». Tra i punti del programma elettorale del Pd una attenzione alle fasce deboli: «La Campania è una regione che parte da un livello avanzato di attenzione alle famiglie e alle persone più fragili. Continueremo a lavorare in questa direzione per prevedere misure ancora più forti e metteremo in campo tutto ciò che è necessario per coprire le fasce che sono prive di un sostegno e che meritano attenzione», ha detto. E sull’ipotesi di istituto in Campania una misura in linea con il reddito di cittadinanza, come più volte ipotizzato dal candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Roberto Fico: «La Campania è stata in prima linea per l’assistenza alle famiglie – ricorda De Luca – e per il sostegno alle fasce più deboli. È stata la prima a prevedere il trasporto pubblico gratuito per gli studenti, il voucher psicologo, il sostegno alle fasce più fragili anche per le attività sportive. Durante il Covid ha messo in campo una serie di misure volte a sostenere anche artigiani e commercianti che rischiavano di restare senza un lavoro o un reddito». Per il deputato Dem si proseguirà in questa direzione, anche perché a livello nazionale «il governo ha tagliato gli strumenti di sostegno alla povertà» e alle fragilità che erano esistenti. Oggi – prosegue – abbiamo un assegno che lascia scoperte tante persone che sono in difficoltà. La Regione ha a disposizione fondi soprattutto per la formazione e il sostegno legato all’inserimento nel mondo del lavoro. Mo in campo tutto ciò che è necessario». E poi una stoccata al centrodestra: «Abbiamo un centrodestra diviso, spaccato, abbiamo una candidatura arrivata last minute: erano ormai pronti al 2030, hanno invece deciso di presentarsi anche per queste elezioni regionali. Facciamo ovviamente gli auguri di buon lavoro al candidato del centrodestra, se però il centrodestra lo sosterrà unito, perché abbiamo visto che ci sono tensioni enormi al loro interno – ha detto il segretario regionale – A destra non hanno un’idea di sviluppo del Mezzogiorno: forse l’unica unità che hanno è quella di una contrarietà manifesta allo sviluppo e al sostegno al Mezzogiorno, non hanno davvero a cuore gli interessi del Sud, ma solo la tenuta del loro governo. Noi abbiamo un’idea diversa di politica. Dobbiamo chiedere a Cirelli – attacca Piero De Luca – come farà lui a fare campagna elettorale con Martusciello, con i suoi alleati che hanno chiesto le scuse preventive prima ancora di dare l’ok alla sua candidatura, che ad oggi ancora mi pare prima di una vera propria ufficialità».





