CASTEL SAN GIORGIO. Grosse tensioni nella maggioranza. Il sindaco Pasquale Sammartino è nuovamente alle prese con divisioni e liti tra i membri della sua squadra che ancora non riescono ad amalgamarsi nonostante abbiano deciso di formare un gruppo unico. In apparenza.
In realtà ognuno sembra andare per la propria strada rallentando l’azione amministrativa e facendo restare bloccato il neo sindaco anche se si tratta di decisioni di poco conto.
La nomina dell’amministratore della “San Giorgio Servizi”, nonostante ancora non sia avvenuta ad un mese e mezzo di distanza dalle elezioni amministrative, rischia di far saltare il banco. Il nome più accreditato sembra quello di Rita Grimaldi, un avvocato molto vicino al consigliere di maggioranza Aniello Capuano e vicinissima alle posizioni dell’ex assessore provinciale e consigliere di Edmondo Cirielli Adriano Bellacosa. Le ragioni della lite starebbero nella disponibilità data da una parte della maggioranza all’ex consigliere Dario Barba, anche lui vicino ad Edmondo Cirielli, ma poi ritirata a favore dell’avvocatessa. Sembra che all’interno della maggioranza le posizioni dei singoli stiano rapidamente cambiando in favore di gruppi vari alla faccia dell’unico gruppo consiliare.
«E’ possibile che a questo punto il gruppo unico abbia i giorni contati – spiega Aniello Gioiella anche lui consigliere di maggioranza di centrodestra – Questo non per le nomine, ma perché se si forma una squadra unica bisogna ragionare come una singola entità, invece lo spettacolo che si sta offrendo non è proprio dei migliori».
Spaccature e tensioni che finiranno, sulla lunga distanza, per favorire solo il Pd che all’interno della squadra uscita vincente dalle elezioni, pur se non rappresenta la maggioranza, è l’unico partito strutturato a reggere sulla lunga distanza ed in più può contare sul sindaco in carica.
Questa sera la maggioranza si riunirà per discutere delle altre nomine e di altre vicende legate all’assetto organizzativo del personale, un settore per il quale il primo cittadino ha conservato la delega ma sul quale appena sette giorni fa la maggioranza diede segni di gravi incomprensioni.
Il rischio è che lo stesso sindaco possa finalmente decidersi a decidere, accada quel che accada. Probabilmente l’aver perso tempo nelle decisioni, subito dopo le elezioni, ha portato allo stallo attuale. Se alcune decisioni fossero state adottate subito dopo le elezioni nel momento di euforia, nessuno avrebbe mai proferito parola. Ora, invece, si perdono energie preziose in lunghe e sterili trattative e mediazioni. A Castel San Giorgio si aspettano un Sammartino che decida. A due mesi dalle elezioni le aspettative dei cittadini, forse, non sono proprio fuori luogo.
Nicola Longo