Fico, nuovo flop a Salerno - Le Cronache Ultimora
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Fico, nuovo flop a Salerno

Fico, nuovo flop a Salerno

di Erika Noschese

Nessun pienone da campagna elettorale, nessun sostenitore di peso. Alla sua seconda uscita pubblica ufficiale a Salerno città, l’ex presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico deve fare i conti con i suoi, ormai ex, fedelissimi e, se tanto mi dà tanto, una importante carenza di sostegno a poco più di un mese dalle elezioni regionali. Ospite ieri di un evento per parlare di sociale, Fico sì è ritrovato solo la stampa alla quale ha concesso qualche battuta, visibilmente sottotono. Manca il Pd. Ma questo non meraviglia. Manca il Movimento 5 Stelle, ad eccezione dei consiglieri Claudia Pecoraro e Claudio Russolillo, accompagnati dall’ex senatore Andrea Cioffi. Grande assente la senatrice Felicia Gaudiano e la collega Anna Bilotti. Mancano all’appello anche il consigliere regionale uscente, in cerca di di riconferma, Michele Cammarano e la segretaria provinciale Virginia Villani, intenzionata a fare un passo indietro rispetto alla sua candidatura. Ci sono gli attivisti, almeno così dicono, ma nulla che possa far sentire realmente il peso del candidato presidente. Pochi sostenitori, per la maggior parte attivisti pentastellati sconosciuti al mondo della politica, nessuno della coalizione che compone il centrosinistra, tenendo conto anche dei socialisti e di Avs. “Non mi preoccupa niente, credo che Salerno sia una bellissima città, piena di opportunità e di iniziative”, ha detto Fico rispondendo ai giornalisti che facevano notare l’assenza del Partito Democratico. Nessun commento invece su Vincenzo De Luca che, ancora una volta, ha dimostrato di sapersi imporre tanto da aver inserito il suo nome nella civica a lui candidata: “Non parliamo adesso dei singoli simboli, stiamo discutendo del programma. Oggi c’è stato il quinto tavolo di lavoro: si sta discutendo in modo molto proficuo, in modo franco. C’è un grande lavoro sul sociale, sull’ambiente, sui beni comuni, sui trasporti. Insomma si sta lavorando senza dubbio al meglio”. Tra le file dem qualcuno ci crede ancora: un colpo di teatro dell’ultimo minuto ma, forse, è troppo tardi, soprattutto perchè attaccare il Pd significherebbe mettere in difficoltà il figlio Piero, segretario regionale. Inevitabile anche un commento rispetto alle recenti elezioni regionali in Calabria che hanno decretato la sonora sconfitta del campo largo: “In Calabria noi siamo andati in emergenza perché Occhiuto si è dimesso e in tre mesi ha mandato la Calabria al voto, in piena estate. La coalizione si è organizzata velocemente, ha lavorato nel miglior modo possibile ed è un risultato che per noi è importante da un punto di vista di costruzione di un campo progressista che, piano piano, avrà una identità e riuscirà a lavorare al meglio. Anche le sconfitte servono, sì. Noi stiamo lavorando insieme in tanti territori: lavoriamo in Sardegna, a Napoli ma non solo; mi viene in mente l’Umbria e Perugia e poi se vogliamo fare i conti si fanno alla fine di tutta la tornata delle regionali”, ha aggiunto il candidato presidente della coalizione di centrosinistra. E sul diretto competitor, Edmondo Cirielli, ha detto: “Ci sono ancora un po’ di malumori nella condizione. Anche Cirielli che si sorprende di Forza Italia, quindi quando ci sarà l’ufficializzazione da parte di tutta la coalizione, poi commenterò anche il candidato”, si è limitato a dire Fico. Il candidato governatore al momento non ha ancora sciolto le riserve sui candidati, soprattutto gli uscenti, in virtù del codice etico che intende applicare: “Si stanno facendo le valutazioni che sono in corso ed è una prerogativa importante perché io credo che gli elettori e i cittadini quando vanno a votare devono essere tranquilli delle persone che votano. Non è una questione di giustizialista o colpevoli solo perché ha un avviso di garanzia o rinvio a giudizio. Si è colpevoli quando si è condannati in via definitiva, però i partiti politici e le liste devono avere una responsabilità in più rispetto agli elettori che vanno a votare e voglio scegliere la migliore classe dirigente possibile di rappresentanza”, ha detto senza sbilanciarsi ulteriormente. Forse, perchè neanche lui ha le idee ben chiare sul codice etico e su come applicarlo, soprattutto rispetto a candidati di peso in grado di portare alla vittoria le liste civiche con risultati importanti. E sulla civica Fico presidente ha detto: “Stiamo lavorando. La lista civica Fico presidente ci sarà, assolutamente”. Intanto, nessuna importante novità rispetto alla lista del Movimento 5 Stelle. Al momento, ufficializzati i nomi di Giuseppe Iozzino, Responsabile del Patronato Ensac di Angri; il consigliere regionale uscente Michele Cammarano; l’ingegnere di Cava de’ Tirreni Giuseppe Benevento; Alessandra Petrosino e Iolanda Molinaro, assessore del comune di Vallo della Lucania. Come già detto, avrebbe fatto un passo indietro la coordinatrice provinciale Virginia Villani, in rotta con la maggior parte degli attivisti salernitani. Interpellato rispetto alle dimissioni dell’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, Roberto Fico volta le spalle e va via, senza dire nulla.