Domani il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura sceglierà il nuovo procuratore di Firenze come successore di Filippo Spiezia, ritornato dal 15 settembre a Eurojust, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale dopo meno di due anni di servizio al vertice dell’ufficio requirente fiorentino. Due i candidati in lizza, per i quali è arrivato il via libera del ministro della Giustizia Carlo Nordio: Rosa Volpe, attuale procuratrice generale di Salerno, già procuratore aggiunto alla procura di Napoli (2015-2023) anche in veste di vicario, e Alberto Liguori attuale procuratore di Civitavecchia, già sostituto procuratore a Terni. Nel luglio scorso la Quinta commissione del Csm si era spaccata sulla designazione: tre voti a Volpe e altrettanti a Liguori. A Volpe erano andate le preferenze dei consiglieri Michele Forziati (Unicost) e dei progressisti Maurizio Carbone (Area) e Mimma Miele (Md). Per Liguori avevano votato Eligio Paolini (Magistratura Indipendente), i consiglieri laici Ernesto Carbone (Italia Viva) e Claudia Eccher (Lega). I due magistrati nel dicembre 2024 avevano vinto il ricorso al Consiglio di Stato, che ribaltando una sentenza del Tar del Lazio, aveva annullato la nomina di Filippo Spiezia sancita nel luglio 2023 con il voto decisivo del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, consigliere laico in quota Lega. In quella tornata tra i candidati c’era anche Ettore Squillace Greco (allora procuratore di Livorno, ora procuratore generale presso la corte di appello di Firenze) che fu sconfitto per un soffio da Spiezia. Fu 15-15 ma decisivo fu il voto di Pinelli che, in caso di parità, vale il doppio. Squillace non impugno la sentenza del Tar laziale. Per questo, la quinta Commissione ha individuato quali possibili successori Volpe e Liguori. Rosa Volpe è in magistratura dal 1987: prima sostituto procuratore a Sant’Angelo dei Lombardi e dal 1994 pm presso la procura di Salerno. Dal 2015 ha rivestito il ruolo di procuratore aggiunto a Napoli. Alberto Liguori ha iniziato nel 1992 alla pretura di Enna, poi dal 1995 a Cosenza, come sostituto procuratore, poi come magistrato del tribunale di Sorveglianza. Nel 2008 viene nominato presidente del Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro. Dopo una parentesi di quattro anni al Csm, in qualità di consigliere, nel 2014 è sostituto procuratore a Roma e poi dal 2016 procuratore capo a Terni.





