Un caso di gestione del personale agita le stanze del Comune di Eboli.
La vicenda ruota attorno a un dipendente, che chiameremo “il ricorrente”, il quale, dopo essere stato smentito dal TAR sulla legittimità del suo punteggio nella prima selezione, è stato l’unico vincitore di una seconda selezione interna, ottenendo un punteggio superiore persino al primo classificato della procedura precedente.
La prima selezione, volta a coprire due posti, si concluse con la nomina di due vincitori. Il ricorrente si classificò terzo, con un punteggio ex aequo con il secondo ma penalizzato dal criterio dell’età.
I primi due classificati vinsero la progressione e diventarono Sottotenenti Funzionari:
- Il Primo Classificato, Sottotenente distaccato a Serre (70,07 punti).
- Il Secondo Classificato, Sottotenente attuale vice comandante (66,5 punti).
Il ricorrente, con 66,5 punti, fece ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). La sentenza del TAR, pubblicata a luglio 2025, non solo lo dichiarò inammissibile ma stabilì un principio cruciale: la commissione aveva erroneamente attribuito 10 punti al diploma ISEF del ricorrente, equiparandolo a una Laurea Breve, quando avrebbe dovuto valere solo 5 punti. Il TAR concluse che il punteggio legittimo del ricorrente non avrebbe superato i 64,50 punti, confermando la sua inidoneità al posto in quel contesto.
Nonostante il chiaro pronunciamento del TAR a sfavore del ricorrente, l’Amministrazione non si è arresa. Invece di accettare l’esito del giudizio, si è innescato un “teatrino” amministrativo per creare un posto vacante.
La mossa è stata il distacco a Serre del Primo Classificato (il Sottotenente distaccato). Questo distacco è avvenuto non tramite un legittimo trasferimento, ma utilizzando l’istituto del “comando compensativo”, una formula giuridicamente inesistente che ha permesso al Comune di Eboli di prendere un istruttore da Serre per compensare l’uscita del Funzionario.
Nonostante il Sottotenente distaccato abbia richiesto di rientrare in servizio nella sua sede, il Comune di Eboli gli ha di fatto impedito il rientro, destabilizzando la pianta organica sia di Eboli che di Serre e lasciando di fatto un posto libero da coprire nella sede principale.
A seguito di questa manovra, il Comune ha indetto una nuova selezione interna per una sola unità di Funzionario di Vigilanza.
La Commissione giudicatrice della prima procedura è stata completamente cambiata. Tra i nuovi componenti c’erano due donne, una delle quali un noto avvocato “molto ostico” e al suo posto viene nominato l’attuale comandante della P.M.
Alla seconda selezione ha partecipato unicamente il ricorrente, che ha stravinto la prova con un punteggio di 70,75. Il dato è clamoroso: come è possibile che il ricorrente abbia ottenuto 70,75 punti in meno di un anno, superando di oltre 0,60 punti il Primo Classificato della procedura precedente (70,07), quando il TAR aveva stabilito che il suo punteggio legittimo, al netto della laurea non riconosciuta, era di circa 64,50 punti? L’attribuzione di un punteggio così eccessivo, che non tiene in alcun conto né la sentenza del TAR né il regolamento delle progressioni con la sua precisa tabella di punteggi, appare come una mossa per “stra-fare”. Ai fini della vittoria, infatti, sarebbe bastato un punteggio minimo, anche solo di 0,5 punti.
L’intera sequenza di eventi – dal “comando compensativo” al cambio di commissione per finire con una selezione a candidato unico e un punteggio record post-TAR – suggerisce l’ipotesi di un percorso studiato nei dettagli. (re.cro.)





