di Arturo Calabrese
“Adesso siamo preoccupati per ciò che potrebbe accadere”. Quanto emerso da un asilo di Roccadaspide, descritto su queste colonne in un articolo pubblicato ieri, 21 settembre, sta accendendo il dibattito nel centro dell’entroterra. Le voci più forti si levano dai genitori che in quelle aule portano i loro figli.
È stato documentato, infatti, il crollo di parte del solaio, fortunatamente in un momento in cui la scuola non era frequentata e dunque prima della ripresa delle attività per il nuovo anno. A inizio settembre, ed è questo un dato certo, da Palazzo di Città un operatore economico è stato invitato a presentare un’offerta per la manutenzione straordinaria. Era il 5 settembre e il termine era fissato per il successivo giorno 8. Appena tre giorni, quindi, per formulare un’offerta, elemento che testimonia l’urgenza dei lavori.
Ciò è ulteriormente avvalorato da una frase della determina: “per motivi di urgenza, i lavori presso l’asilo comunale di Roccadaspide sito in piazza Principessa Guevara sono già stati avviati”. I lavori, quindi, erano urgenti. Capire la situazione è semplice: un lavoro di manutenzione non può essere effettuato a pochi giorni dall’apertura delle scuole, poiché la programmazione è ben altra cosa. In più, l’urgenza è palese sia per le tempistiche dettate per la presentazione dell’offerta sia per quanto scritto nero su bianco. Le foto pubblicate in esclusiva, poi, confermano il tutto.
Una serie di indizi che trovano concretezza e che, c’è da aggiungere, smentiscono chi amministra il comune di Roccadaspide. Il fatto grave è, adesso, quanto provato dai genitori dei bambini che frequentano quella scuola e anche da tutto il personale, siano essi insegnanti o altri operatori.
“Noi vorremmo mandare i nostri figli in un luogo sicuro, come la scuola dovrebbe essere – dice un genitore che vuole rimanere anonimo – non credevamo fosse possibile un distacco del solaio e conseguente crollo di calcinacci, ma alla luce di quanto visto ci siamo dovuti ricredere. Eravamo stati anche rassicurati dalle parole di chi di dovere, ma evidentemente ci siamo sbagliati.
Chissà se chi di competenza ha voluto nascondere il vero stato delle cose o se non ne era a conoscenza. In entrambi i casi è grave – aggiunge il genitore – adesso sarebbe gradita una comunicazione ufficiale nella quale si spieghi tutto al fine di rassicurare davvero le famiglie e tutti coloro che lavorano in quei luoghi. Se le cose dovessero continuare così e quindi permanere il silenzio da parte delle istituzioni – ragiona – saremo costretti a portare nostro figlio altrove al fine di garantirne l’incolumità, dato che ad oggi non può essere assicurata.
Non ho timore a dire di avere paura perché la scuola e l’ente pubblico, intesi come istituzione, devono garantire la salute di chi vive molte ore della propria giornata nelle aule dell’asilo.
Non punto il dito contro nessuno – conclude – ma un po’ di chiarezza non farebbe male a nessuno, anzi sarebbe molto ben accetta. Infine, effettuare dei lavori a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico fa sollevare molti dubbi: spero si faccia luce su ogni aspetto”.
Il pensiero dei genitori di Roccadaspide è molto chiaro, così come la loro posizione riguardo all’accaduto.






