Rotondi, incomprensibile chiusura dell'Arlas - Le Cronache Attualità
Attualità Campania

Rotondi, incomprensibile chiusura dell’Arlas

Rotondi, incomprensibile chiusura dell’Arlas

“In piena campagna elettorale, la Regione Campania ha approvato la delibera n. 604 del 2025, con cui viene ufficialmente disposta la soppressione dell’ARLAS, l’Agenzia Regionale per il Lavoro. La decisione chiude un’esperienza amministrativa durata oltre un decennio, senza che ci siano state reazioni pubbliche significative da parte delle forze politiche. L’ARLAS era nata con l’obiettivo di coordinare le politiche attive del lavoro sul territorio regionale, rappresentando un riferimento per il monitoraggio dell’occupazione, la formazione e l’incontro tra domanda e offerta. La sua chiusura, motivata nella delibera da esigenze di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, riapre il dibattito sul destino delle politiche del lavoro in Campania – una delle regioni italiane con i tassi di disoccupazione più alti, soprattutto tra i giovani”. Lo dice il deputato Gianfranco Rotondi che aggiunge: “Ciò che colpisce è il clima di silenzio che ha accompagnato la soppressione dell’Agenzia. “Una mancanza di confronto pubblico che lascia spazio a interrogativi: quali strutture sostituiranno le funzioni dell’Arlas? Che fine faranno i servizi erogati dall’Agenzia? E soprattutto: che impatto avrà questa scelta sui cittadini in cerca di occupazione? Va ricordato che già durante il primo mandato del Presidente uscente, Vincenzo De Luca, l’Arlas era stata inserita tra gli enti considerati “inutili” nell’ambito di un piano di spending review regionale. Tuttavia, la sua chiusura effettiva arriva ora, in un momento politicamente delicato”. Per Rotondi “Il caso Arlas solleva una questione più ampia: quale ruolo avranno le politiche del lavoro nella prossima legislatura? Sarà previsto un nuovo modello organizzativo o si tratterà semplicemente di una dismissione senza sostituzioni? In un contesto dove l’astensionismo cresce e la distanza tra cittadini e istituzioni appare sempre più marcata, sarebbe auspicabile che questo tema – al pari di sanità, trasporti e ambiente – rientri al centro del dibattito pubblico. Gli elettori campani, prima di esprimere il proprio voto, meritano chiarezza non solo sui nomi in campo, ma soprattutto su quali programmi e priorità guideranno l’azione della prossima Giunta regionale”