di Enzo Sica
SALERNO – Il ricordo di Salerno, della mitica curva Siberiano, della spinta che l’intero stadio Arechi dava nel corso della partita sono ricordi bellissimi che Antonio Zito (nella foto), eclettico centrocampista, uno che aveva come si dice la testa sulle spalle, nel senso che quando giocava in maglia granata riusciva sempre a mettere la palla dove erano pronti attaccanti del calibro di Coda o Donnarumma ed a tramutarle in gol. Ecco queste sono immagini, così come tante del suo periodo in maglia granata che non potrà mai rimuovere dalla sua mente anche a distanza di tanto tempo.
Tre anni in serie B nell’era Lotito – Mezzaroma, l’arrivo nel mercato di riparazione del 2016 (era all’Avellino) fino al 2018, 61 presenze, 3 gol ma è stato un vero leader molto amato dagli ultras della curva sud che in molte gare di quel periodo scandivano il suo nome per affetto.
Insomma un calciatore che ha amato la maglia granata così come quella del Sorrento, squadra nella quale ha iniziato la sua carriera di calciatore con tre stagioni intense (dal 2003 fino al 2006) in serie D e con una promozione in C. Insomma alla vigilia di questo primo derby stagionale nel campionato di terza serie che si giocherà domenica sera ricordarci di questo ex di entrambe le squadre è stato facile anche perchè la sfida con i rossoneri sorrentini mancava da oltre dieci anni.
Allora, Antonio. che derby secondo te si preannuncia?
“Spero che sia una grande e bella partita tra due squadre che ho ancora nel cuore e che spero possano rispettare le loro previsioni della vigilia di stagione, vale a dire la promozione in B per i granata e la salvezza per i sorrentini”
Come è iniziato questo campionato farebbe propendere per quanto hai appena detto. Ma si sa, tu che sei allenatore (ha allenato la scorsa stagione la puteolana in D ed ora spetta una chiamata da qualche società), il campo di gioco è il giudice supremo di tutto.
“E’ vero ma il cuore in questo momento mi porta a dire queste cose. La Salernitana grazie ad un direttore di qualità come Faggiano ha allestito una squadra forte , con calciatori di categoria che spero riusciranno a raggiungere l’obiettivo mentre il Sorrento, con tanti giovani in formazione, certamente si riprenderà dopo questo inizio blando per non lasciarsi sfuggire quella salvezza che è qualcosa di importante per i rossoneri e che gli auguro di cuore”
Il Sorrento, va ricordato, ha dato anche la prima delusione alla Salernitana in questo inizio di stagione eliminandola dalla Coppa Italia?
“Diciamo che le cose, rispetto ad un mese fa quando si è giocata questa partita, sono cambiate. Poi si deve anche dire che alla lotteria dei rigori, come è finita quella gara, tutto può succedere- Come è successo d’altro canto. Ma la Salernitana si è ulteriormente rinforzata con l’arrivo di altri calciatori di categoria che senz’altro saranno impiegati domenica e cercheranno di mettere in difficoltà gli avversari”
Anche con il pubblico sugli spalti visto che per la prima volta, in questa stagione, la tifoseria potrà vedere, finalmente dopo due giornate con gare a porte chiuse, i propri beniamini sul terreno dell’Arechi?
“E devo dire che la spinta che daranno i tifosi di fede granata alla loro squadra sarà come sempre eccezionale. Non dimentico mai come possa incidere positivamente il pubblico di casa sui calciatori sul terreno di gioco. E te lo posso confermare visto che per me hanno avuto un affetto particolare quando giocavo ed ho dei ricordi bellissimi del loro sostegno”
Come giudichi il fatto che la società abbia voluto cambiare tutta la rosa dopo le due retrocessioni consecutive affidandosi a nuovi calciatori?
“Certamente doveva fare qualcosa e lo ha fatto, penso, dimostrando come dicevo di avere lungimiranza per arrivare ad un traguardo importante finale”
Anche la scelta di Raffaele come nuovo allenatore è stata ponderata a lungo, non ti sembra?
“Guarda il tecnico penso sia stato scelto per il suo ottimo e produttivo lavoro fatto in altre società. Ha fatto bene a Cerignola, ha integrato questa squadra con calciatori che aveva nella vecchia squadra e in una piazza importante come Salerno dimostrerà, ne sono certo, tutte le sue qualità”
Quali sono in questa squadra granata i calciatori che potrebbero fare la differenza in questa stagione?
“Sono sincero, non li conosco. Però ho letto da più parti, come ti dicevo, visto che la Serie C è un torneo difficile che hanno dimostrato tanti prima di arrivare a Salerno. Dunque se un direttore, ripeto, oculato e di grande esperienza, punta su questo mix tra giovani e esperto vuol dire che bisogna fidarsi”
Secondo te Inglese, un attaccante che penso tu conosca soprattutto per i suoi ottimi trascorsi, potrebbe diventare il leader di questa squadra?
“Si, lo penso proprio. Inglese è davvero un lusso per questa categoria. E lo ha dimostrato in altre piazze ed anche a Catania nella scorsa stagione. Ritengo che la società etnea, che pure vuol puntare alla Serie B diretta insieme al Benevento, lo abbia lasciato partire solo perchè ha puntato su altri calciatori in attacco, con caratteristiche diverse. Tutto qui”
Torniamo al derby di domenica e ti chiediamo un pronostico. A proposito ci sarai anche tu sugli spalti?
“Non credo di poter essere presente all’Arechi. Mi avrebbe fatto piacere anche perchè a Salerno vengo sempre volentieri e spero di venire quanto prima ad assistere ad un partita della Salernitana. Cosa dire sul pronostico? Mi metti in imbarazzo perchè come ti dicevo sono due squadre che mi sono rimaste nel cuore ed alle quali sono legato. Spero che possa essere innanzitutto una grande partita tra due squadre che cercheranno certamente di superarsi e divertiranno il pubblico presente. Solitamente i derby sfuggono ad ogni pronostico. Dunque la differenza sono convinto, alla fine, la faranno i meravigliosi tifosi granata e quella impareggiabile curva sud che sicuramente spingerà la propria squadra”





