di Mario Rinaldi
Comune allo sbando sul tema sicurezza”. Va giù duro il coordinatore di “Meridione Nazionale” di Cava Dè Tirreni, nonché candidato sindaco alle prossime elezioni, l’avvocato Alfonso Senatore contro l’amministrazione del sindaco Vincenzo Servalli, che parla di “declino irreversibile della Polizia Municipale di Cava de’ Tirreni, rappresentante uno dei fallimenti più clamorosi e imperdonabili di un sindaco che ha trasformato una forza di eccellenza in un relitto abbandonato a sé stesso”. Sulla scorta di tali considerazioni, la sezione di “Meridione Nazionale” di Cava ha costituito una task force per la sicurezza composta da: il professor Francesco Pellegrino, la dottoressa Antonella De Simone, l’ingegnere Emiddio Maturo, il dottor Emilio Maddalo, Sergio Valese, Giosuè Coppola, Marco Mosca, Antonello Venditti e Vincenzo Forte. A loro è stato affidato il compito di monitorare in maniera minuziosa e scrupolosa tutto ciò che concerne la sicurezza a Cava. Nel 2009, il comando contava ben 68 unità, un organico robusto che garantiva sicurezza urbana e viabilità impeccabile, rendendolo il migliore della provincia di Salerno grazie alla guida del comandante Filippo Meluso e dell’allora assessore Alfonso Senatore. “Oggi – spiega l’avvocato Senatore – dopo anni di incuria e scelte scellerate, l’organico è ridotto al lumicino, con una carenza cronica di personale che sfiora il 50% delle unità originali, aggravata da pensionamenti massicci (altri 45 previsti nei prossimi tre anni) e da un’amministrazione che non ha mosso un dito per invertire la rotta”. Nel mirino di “Meridione Nazionale il traffico caotico, la continua percorrenza di mezzi pesanti nel centro cittadino, la presunta mancanza di controlli del passaggio di biciclette e monopattini elettrici sul corso che costituiscono un potenziale pericolo per i pedoni controlli, oltre alla segnalazione di spari di botti illegali a tutte le ore del giorno e della notte. “I reati urbani proliferano – sottolinea ancora Senatore – e le emergenze quotidiane vengono gestite da un pugno di agenti esausti e demotivati. Servalli, con la sua miopia gestionale, ha distrutto tutto: invece di bandire concorsi per assumere vigili qualificati, ha optato per soluzioni ridicole come trasferire impiegati amministrativi al comando, cambiandone il profilo professionale in “Istruttori di Vigilanza” senza alcuna formazione adeguata. È questo il suo concetto di polizia? Mettere una divisa e una pistola a chiunque, come se bastasse un colpo di bacchetta magica per trasformare un contabile in un agente esperto? Questa è non solo incompetenza, ma un insulto alla professionalità e un pericolo per la comunità”. Accuse che investono anche altri settori della gestione amministrativa ed istituzionale del primo cittadino: “Questa amministrazione – dice ancora Senatore è un disastro su tutti i fronti: bufera giudiziaria per appalti sospetti sulle vetture, un Comune pieno di problemi con Servalli perennemente in campagna elettorale invece che al lavoro, e una maggioranza sfilacciata che non regge più. Peggio ancora del predecessore Galdi, Servalli ha portato Cava sull’orlo dell’abbandono, lasciando i cittadini esposti a rischi quotidiani per pura negligenza. È ora di dire basta: un sindaco che distrugge la sicurezza urbana non merita di governare. Servalli, dimettiti e lascia spazio a chi sa valorizzare, non demolire, le risorse della città”. Senatore ha chiuso il suo intervento con un appello rivolto ai cittadini: “Aiutateci a vincere e a governare questa città allo sbando. Vi assicuriamo che la sicurezza sarà garantita come in passato. Lotta senza quartiere a chi tenterà di entrare impunito nelle nostre case. Tolleranza zero”. Un messaggio forte e chiaro, sicuramente giunto alle orecchie e sulla scrivania del primo cittadino, che oggi si trova a fare i conti con una città diversa rispetto al passato.





