I dipendenti del Consorzio di Bacino Salerno 2 hanno completato il loro stipendio puzzle. Nella giornata di venerdì, infatti, per i lavoratori del Corisa2 è stato possibile incassare la seconda parte della mensilità di ottobre, grazie al pagamento da parte dei Comuni di Pontecagnano Faiano e di Positano che hanno consentito di mettere “una pezza”, nella complicata situazione del consorzio che gestisce il ciclo dei rifiuti a Salerno e provincia. Ma i problemi non sono certamente finiti, anzi. Sono alle porte. Già, perché mentre attendevano la seconda parte dell’emolumento ottobrino, i quasi quattrocento dipendenti hanno maturato anche la mensilità di novembre e dicembre, con tanto di tredicesima al seguito. Manco a dirlo, soldi non ce ne sono nella maniera più assoluta. Ci vorrebbero, conti alla mano, per coprire i due stipendi e la tredicesima, circa 2 milioni e 700 mila euro. Anche in questo caso si spera nei pagamenti da parte dei piccoli comuni e in una anticipazione di cassa da parte dello stesso Comune di Pontecagnano (di circa 260 mila euro) che, potrebbe, nuovamente tamponare una crisi sociale veramente grossa. Una cifra che garantirebbe la copertura o della metà delle spettanze di novembre o il pagamento delle tredicesime mensilità. Tutto questo entro il prossimo 15 dicembre. Per il pagamento complessivo di novembre e tredicesima occorrerebbero circa un milione e 700 mila euro: una cifra che con le promesse e gli impegni da parte dei piccoli comuni si potrebbe raggiungere, ma se non dovesse essere così i guai diventerebbero ancor più seri. Pare, infatti, che presso la sede del Consorzio siano già arrivate un paio di note, a firma di Domenico Merolla, segretario regionale vicario della Filas, con ben precise richieste: quelle di sapere se entro il 5 dicembre sarà corrisposto lo stipendio di novembre e se entro il 10 saranno messe in pagamento le tredicesime. A quanto pare, la risposta ad entrambe le domande sarà no. La conseguenza sarà l’indizione dello stato d’agitazione dei dipendenti.
Intanto, per mercoledì, è stato convocato un incontro in Prefettura per verificare lo stato delle cose.