di Marta Naddei E’ rimasto tutto sulla carta. La carta di quella delibera dell’Asl di Salerno – datata 28 aprile – con la quale si predisponeva una convenzione con l’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, al fine di ottenere l’immediato ripristino dei servizi offerti dal centro di Senologia del poliambulatorio di Pastena dell’Azienda sanitaria locale. Ma a quanto pare, nonostante l’immediata esecutività della delibera, tutto è rimasto esattamente a come era qualche settimana fa: al centro Asl, di effettuare prestazioni senologiche non se ne parla. La convenzione con il Ruggi – della durata di un anno, al costo complessivo di circa 34 mila euro e sottoscritta lo scorso primo maggio – prevede un’attività di consulenza in radiologia dei medici ospedalieri, stante la carenza di apposito personale nella struttura sanitaria del distretto. Carenza che fu alla base della sospensione delle attività mediche, con tanto di lettere di invito alle utenti con le quali si consigliava di effettuare gli esami mammografici presso alcuni centri privati della provincia di Salerno. Centro senologico che fa anche i conti con un apparecchio per le mammografie che non sarebbe stato mai utilizzato e che, di conseguenza, sarebbe addirittura diventato obsoleto e, dunque, inutile. Una situazione che, dunque, ha del paradossale tanto che questa mattina, nel corso della seduta della commissione consiliare politiche sociali del Comune di Salerno, presieduta da Luciano Provenza, sarà affrontato proprio questo tema. Fu lo stesso consigliere comunale Provenza a portare la questione dello stop delle attività del centro di senologia del poliambulatorio di Pastena all’attenzione del Consiglio comunale, rivolgendo un appello al sindaco facente funzioni Vincenzo Napoli affinché intervenisse presso l’Asl per dirimere la questione. Solo dopo un confronto con il direttore del distretto sanitario Salerno, il dottor Antonio Lucchetti, si giunse alla soluzione consistente nella stipula della convenzione con il Ruggi per l’immediata ripresa delle attività della fondamentale struttura sanitaria. Un impegno che pare, dunque, esser durato lo spazio di pochi giorni perché sarebbero arrivate altre segnalazioni in merito al perpetrarsi del disservizio. «Affronteremo la questione in commissione – ha commentato Luciano Provenza – Questa situazione ha dell’assurdo».
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