di Vittorio Cicalese
Prima venne la deblattizzazione, per mezzo dell’annegamento di colonie di blatte grazie alle poche piogge che sono state classificate come “bombe d’acqua” perché altrimenti qualcuno ci avrebbe rimediato più di una brutta figura. Poi venne la derattizzazione, con tanti esperti ittici che questa sera potranno gustare la fantozziana grigliata di pesceratto. Fortunati loro, a vivere esperienze da cinema d’autore nel bel mezzo delle loro sudate ferie sulle spiagge meglio rifatte di tutto il Mediterraneo. “Ma che topi e topi! – esclama il ragionier Filini mentre pesca l’ennesima pantegana – Per favore, ragionier Fantozzi, non ci si metta anche lei! Esiste il pescecane, il pescegatto e il pesceratto! Possono piacere o non piacere, su questo io non discuto. Ad ogni modo a me la grigliata di pesceratto piace da morire!”. Non solo le fogne, però: i social sono stati letteralmente invasi da foto e video di persone che invitavano i propri parenti e amici a non recarsi al mare poiché pieno di carcasse di topi morti. Spieghiamo prima cosa è successo: molti scarichi, oggetto di supervisione da parte della Guardia Costiera ma di certo non facilmente bloccabili/deviabili, pervengono nella zona che è stata invasa da carcasse di topi dopo la pioggia di ieri. Che, come dicevamo, non è stata né clamorosamente forte né clamorosamente prolungata nel tempo: è evidente, però, che gli spazi di manovra delle blatte all’interno delle fognature siano limitati nel momento in cui si muovono verso determinate aree, con la forte complicità delle caditoie completamente bloccate. Ne viene fuori un paradosso non da poco: il Comune di Salerno aveva annunciato che, a proprie spese e con non pochi sacrifici, aveva avviato le attività di derattizzazione e deblattizzazione. Cosa che purtroppo tanti cittadini, ad oggi, ancora non hanno avuto il piacere di notare. Ma questa, come sempre, è un’altra storia. Resta il fatto che le attività svolte finora sono state a dir poco superficiali, non solo su base qualificativa ma anche su base realistica: le attività previste non hanno minimamente tenuto conto di quanto accadeva al di sotto dei marciapiedi. Ragion per cui, come ogni Comune che si rispetti, anche a Salerno si è provveduto a realizzare un’azione adulticida che riguardasse eventuali “estranei” che dal marciapiede avrebbero potuto recarsi all’interno delle abitazioni. Eppure, non sono pochi i cittadini che nel corso del tempo hanno lamentato la presenza di blatte che provenivano dalle tubature, per le stesse ragioni per cui i topi non hanno avuto via di scampo con le piogge di martedì: da qualche parte dovranno pur muoversi, per riadattarsi e crescere ulteriormente. E questo, non tanto gli amministratori quanto i tecnici, lo dovrebbero sapere molto bene. Per il momento, tutto è bene ciò che finisce bene: deblattizzazione e derattizzazione sono a un ottimo punto proprio grazie alla pioggia. Basterà non fare nulla per un altro po’ e sperare che Salerno si allaghi dopo poche gocce di pioggia, come accade senza sosta da oltre 10 anni, per poter dire di aver ottenuto un risultato più che positivo dalle attività di deblattizzazione e di derattizzazione del Comune. Quelle di disinfestazione non le citiamo perché gli alberi sono lì, mal tenuti dove ci sono e a rischio caduta nonostante siano a pochi millimetri dal balcone di un consigliere comunale di minoranza/opposizione, che a vedere la denuncia dei cittadini sui social si è anche permesso il lusso di dare degli incapaci agli amministratori. La speranza è che il sottotitolo sia: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. A parte ciò, si diceva degli alberi, pochi e mal posizionati, ma sempre lì pronti a creare danni e zero beneficio alla popolazione (sarebbe divertente chiedere a un tecnico comunale o a chi ha le dirette competenze sul tema “a cosa servono gli alberi in città?” per capire se almeno la base di partenza sia valida per un confronto, considerando che su strade cittadine con palazzi alti si è pensato di mettere palme alte oltre quattro metri, probabilmente per consentire a qualche divinità di farsi rinfrescare dai ventagli di palma, ripercorrendo i passi degli antichi Egizi. Benefici zero per le strade e per i percorsi pedonali e per le fermate dell’autobus, ma ci rendiamo conto che attualmente Salerno è sprovvista di ombra proprio perché non esistono veri e propri percorsi pedonali e perché le fermate dell’autobus sono più un’esperienza antropologica che un’area di breve attesa. Aggiungiamoci anche un altro dettaglio, rispetto alle “fortissime” piogge registrate a Salerno: chiazze enormi di reflui sono arrivate a riva e hanno benedetto buona parte della zona orientale. Con buona pace di chi spazza il mare ma non le caditoie, di chi prova a intervenire in superficie ma non sa per cosa e come, di chi interviene soltanto dopo il fatto compiuto e “denuncia” le gravi e inammissibili colpe dell’amministrazione comunale. Anche oggi, fa la miglior figura possibile chi resta in silenzio, vuoi per scelta vuoi perché al mare (altrove, ovviamente) a godersi un po’ di acqua pulita. Per gli altri, a partire da ieri sera, con il patrocinio degli Enti preposti, grigliata di pesceratto per tutti. Che fai, te ne privi?





