di Mario Rinaldi
Sono trascorsi poco più di due mesi dalle elezioni che lo hanno incoronato nuovo sindaco di Capaccio-Paestum e Gaetano Paolino ha già messo in moto la macchina amministrativa nel tentativo di dare nuovo slancio alla città dei templi, dopo il terremoto giudiziario che aveva scosso l’ente per la vicenda dell’arresto di Franco Alfieri. Opere pubbliche, sicurezza, rilancio del turismo e molto altro. Paolino racconta i suoi primi 60 giorni alla guida del governo cittadino.
Sindaco Paolillo, sono passati poco più di due mesi dalla sua elezione a primo cittadino di Capaccio Paestum. Può tracciarci un breve bilancio dell’attività di questi primi 60 giorni di governo cittadino?
“Innanzitutto stiamo continuando nella realizzazione delle opere pubbliche avviate dalla precedente amministrazione. Poi, appena insediatomi, siccome eravamo all’inizio della stagione estiva ho fatto avviare delle analisi approfondite legate allo stato di salute delle acque che bagnano il nostro litorale. Le indagini sono state condotte dall’Arpac, che ci ha comunicato risultati positivi dichiarando le nostre acque pulite e balneabili. Dovevamo dare delle risposte immediate a residenti e turisti che ogni anno scelgono le nostre coste per farsi un bagno o delle vacanze. Abbiamo avviato il servizio navetta gratuito per coloro che intendono raggiungere luoghi di interesse o le spiagge e sempre dal punto di vista dei servizi di balneazione abbiamo aperto la spiaggia per i disabili con la presenza di diversi operatori che si occupano di loro. Sotto il profilo istituzionale, abbiamo ridotto i contributi economici a feste e manifestazioni di piazza e in questo caso sento il dovere di ringraziare le parrocchie, i fedeli e i parroci che hanno ben compreso il periodo di ristrettezza economica che stiamo attraversando, organizzandosi in maniera impeccabile. L’ente ha solo concesso il patrocinio morale per ciascuna delle manifestazioni in programma come quella, molto sentita, di Ferragosto della sfilata delle Cente, che rievoca antiche tradizioni”.
In molti, durante la campagna elettorale, hanno affermato che lei, in qualche modo, potrebbe rappresentare una sorta di continuità con la passata amministrazione. Cosa risponde?
“Non sono il continuatore di nessuno. Caso mai porto avanti solo le tradizioni della mia famiglia. Per il resto guardo al futuro, soprattutto a quello della nostra città. Da quando mi sono insediato sto cercando di eseguire un riordino degli uffici comunali e delle impostazioni diverse da quelle del passato. Saranno i cittadini a giudicare il mio lavoro. So solo che cercherò di rendere il miglior servizio possibile per la nostra Comunità”.
Come ha intenzione di far cambiar passo alla città di Capaccio Paestum?
“Per cambiare passo c’è bisogno di una sinergia tra tutte le forze istituzionali, con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni locali, che devono partecipare ai processi decisionali che riguardano il loro futuro. Deve passare un messaggio chiaro. Noi della nuova Amministrazione lavoriamo per l’interesse della collettività e non per quello personale. Infatti, uno dei principali obiettivi del nuovo governo cittadino è quello della trasparenza dell’azione amministrativa. Ad esempio, io stesso, in questi giorni sono diventato una sorta di smistatore di istanze cittadine. Mi è stato chiesto di fare le strisce pedonali in diversi punti dove non erano più visibili e le abbiamo fatte. Poi stiamo cercando di avviare un programma di monitoraggio e analisi dei terreni per evitare l’inquinamento del suolo. Tante piccole cose che vanno a migliorare i servizi a favore della cittadinanza”.
Il vostro territorio è anche un importante polo di attrazione turistica per mezzo di molte bellezze custodite al suo interno. Capaccio-Paestum punta molto sul turismo? E quali sono (se ci sono) altri settori per puntare al rilancio del territorio?
“Capaccio-Paestum è conosciuta dentro e fuori i confini territoriali soprattutto per la sua ricchezza storica, con il famoso Parco Archeologico e tante altre attrazioni che hanno scritto la storia non solo di questo posto, ma dell’intera Penisola. Nel nostro programma abbiamo prospettato di realizzare una forma di turismo che non sia solo occasionale, nel senso di destagionalizzarlo per renderlo fruibile in tutti i periodi dell’anno. Stiamo puntando a un turismo archeologico, religioso, per le famiglie, per la pineta e per tutto ciò che rende il nostro territorio attraente”.
Quali sono i programmi che l’amministrazione Paolillo, da poco insediatasi, ha in agenda per l’immediato futuro?
“Altro obiettivo cui vogliamo puntare è quello di creare uno sviluppo imprenditoriale razionale, favorendo insediamenti produttivi regolamentati dal Puc. Sul fronte sicurezza, intendiamo incrementare i controlli da parte delle forze dell’ordine con task force organizzate. Inoltre stiamo cercando di mettere in piedi un turismo sempre più sostenibile nel rispetto dell’ambiente e della natura. In pratica, cercheremo di realizzate il nostro programma così come lo abbiamo presentato ai nostri elettori”. 60 giorni molto intensi quelli vissuti da Paolino come primo cittadino di Capaccio-Paestum, con ulteriori 5 anni di governo che si preannunciano carichi di aspettative e buoni propositi da mettere in pratica.





