La storia infinita. Non sembra trovare esito lo scontro politico interno al centro destra di Cava de’ Tirreni, che ha coinvolto in questi giorni il consigliere Giovanni Del Vecchio e il capogruppo consiliare del Pdl, Enrico Polacco. Lo scontro tra i due politici cittadini si è originato a partire dalla scelta del candidato cavese al Parlamento per il Popolo della Libertà, ma si è presto tramutato in un botta e risposta senza esclusione di colpi. Del Vecchio, infatti, che in consiglio comunale è all’opposizione, ma resta un tesserato del Pdl, aveva espresso la propria disponibilità a candidarsi al Senato, come aveva già fatto con buoni risultati alle ultime legislative. Il capogruppo del Pdl, Polacco, però, aveva respinto quest’ipotesi, chiedendo anzi al collega di fare un passo indietro in nome della coerenza. Ne è nata dunque una querelle il cui ultimo atto è un comunicato di Polacco, diffuso nella giornata di ieri, che in primo luogo smentisce l’accusa, lanciata dal collega consigliere, di aver assunto in modo illegittimo la carica di capogruppo consiliare: “Dispiace constatare che il consigliere comunale Giovanni Del Vecchio abbia le idee un po’ confuse sia sul piano politico che istituzionale. Dispiace che gli sfugga, in primo luogo, una circostanza dirimente: il capogruppo consiliare è scelto in piena autonomia dai componenti del Gruppo consiliare”, ha affermato il consigliere di maggioranza, che poi ha continuato, “dispiace, inoltre, che Del Vecchio parli di blitz antidemocratici e di accordi sottobanco. Quella di Del Vecchio è un’assai bizzarra concezione della democrazia, fingendo di dimenticare che il Gruppo consiliare è composto da eletti del popolo che hanno ricevuto la loro legittimazione politica ed istituzionale proprio dal consenso popolare. Un voto, peraltro, che alle ultime elezioni comunali li ha visti premiati in misura assai più cospicua di quanto non sia accaduto al consigliere Del Vecchio”. Nei giorni scorsi il consigliere Polacco aveva affermato che l’unico modo per aprire una discussione seria in merito ad un candidato cavese da presentare alle elezioni era che prima Del Vecchio facesse autocritica per il suo comportamento “tenuto in questi mesi nei confronti dell’amministrazione, che è stato chiaramente contrastante con la nostra linea politica”. Nel documento di ieri, invece, Polacco ha presentato una lieve correzione delle proprie posizioni affermando in conclusione: “al consigliere Del Vecchio chiediamo sommessamente non un bagno, ma almeno un pochino di umiltà. Non esigiamo né abiure né autocritiche, ma di certo riteniamo utile e preferibile che siano dismessi i panni da salvatore della patria o da novello ‘Solone’. Con il consigliere Del Vecchio conveniamo sul fatto che “la politica è una cosa seria”, e l’amministrazione della res pubblica lo è ancora di più, per dare spazio alle tante mosche cocchiere che affollano l’attuale scena politica. Mai come adesso è tempo della responsabilità, dell’umiltà, della sobrietà, della moderazione. Sono questi, e non altri, gli elementi fondanti del dialogo”.
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