Falci. Disagi al tribunale di Salerno - Le Cronache Attualità
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Falci. Disagi al tribunale di Salerno

Falci. Disagi al tribunale di Salerno

L’Associazione Liberi Avvocati Salernitani (Las) ritorna all’attacco sulla problematica, ancora non risolta, della inefficienza della rete internet dell’attuale sede dell’Ufficio del Giudice di Pace di Salerno in Corso Garibaldi, già storica sede del Palazzo di Giustizia. Il vicepresidente dell’associazione, l’avvocato Massimo Falci, ci riferisce che più di un anno fa, precisamente il 4 aprile 2024, il Direttivo Las inoltrava alla Presidenza della Corte di Appello e alla Presidenza del Tribunale di Salerno nonché al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, una accorata richiesta di risoluzione della problematica della insufficiente linea internet e, tuttavia, ad oggi non si è vista alcuna iniziativa; per tale motivo l’ associazione è ritornata alla carica con altra nota, dello scorso 28 maggio, nuovamente rivolta alle istituzioni giudiziarie salernitane ed al Coa. In sostanza nell’ ultima nota Las evidenzia che, a seguito della riforma Cartabia e con il progressivo imporsi della telematicizzazione del processo civile, la verbalizzazione della causa, ossia le richieste che gli avvocati rivolgono, nell’ interesse dei loro assistiti, al giudice, avviene ormai attraverso uno strumento semplificato di editing di note a verbale in contraddittorio che poi devono essere riversate, mediante l’utilizzo di un codice e del proprio smartphone o tablet, alla consolle del giudice. Tale sistema di verbalizzazione presuppone l’ utilizzo della linea internet all’ interno dell’ufficio giudiziario e, tuttavia, stante la insufficiente linea internet presso l’ edificio della attuale sede dell’Ufficio del Giudice di Pace di Salerno, ivi si assiste alla grottesca e poco edificante verbalizzazione, con tale sistema di editing, all’ ingresso dell’ edificio o fuori dello stesso per potere captare, con il proprio smartphone o tablet, una linea internet che consenta la verbalizzazione e tanto al di fuori della sede naturale, ossia l’ aula di udienza del magistrato. La singolarità, poi, è ancora più evidente allorquando devono raccogliersi le deposizioni testimoniali, costringendo i testimoni a portarsi fuori dell’aula di udienza in prossimità di finestre nei corridoi per captare la linea internet, se non fuori l’edificio giudiziario, con grave disagio, quindi, non solo per gli avvocati ma anche per i cittadini. Da qui la richiesta di Las di dotare l’edificio del Palazzo di Giustizia di Corso Garibaldi di idoneo cablaggio internet, di dotare le aule di udienza di un computer utilizzabile dagli avvocati per le verbalizzazioni più impegnative, per esempio quelle che coinvolgono una pluralità di parti, ovvero per la verbalizzazione della prova testimoniale, ovvero ancora per la verbalizzazione dei conferimenti di incarico agli ausiliari del giudice, così da velocizzare l’ attività di udienza o, quanto meno, ottenere la connessione senza fili attraverso il sistema Wi – Fi all’ interno dell’ edificio del Palazzo di Giustizia di Corso Garibaldi. Ancora nella nota Las dello scorso 28 maggio il Direttivo, presieduto dall’ avv. Gennaro Iovino, ha inteso rivolgere alle istituzioni giudiziarie salernitane, su stimolo dell’avvocato penalista Renato Lamberti, anche egli vicepresidente della associazione, la soluzione di problematiche nel settore penale innanzitutto con l’ aggiornamento del protocollo di intesa relativo alla liquidazione del compenso professionale per i difensori delle persone ammesse al patrocinio a spese dello Stato e per i difensori di ufficio, per i procedimenti innanzi la Corte di Appello, protocollo fermo all’ anno 2018 e la revisione di quello più recente vigente presso il Tribunale che ha mostrato criticità. In ultimo, con l’approssimarsi dell’estate, diventa sempre più impellente dotare la Cittadella Giudiziaria e l’edificio di Corso Garibaldi di un punto ristoro; attualmente il cittadino che si reca presso i richiamati edifici per le sue esigenze di giustizia non ha la possibilità di acquistare nemmeno una bottiglia di acqua mancando un bar o un distributore di bevande. Las continuerà il suo impegno, nei limiti delle proprie competenze, a fornire ogni sollecitazione e contributo che possa migliorare le condizioni di prestigio e di esercizio della professione forense e confida, pertanto, nell’ascolto e nella soluzione delle problematiche denunciate e nel sostegno che vorrà dare che il Coa, attento alle sollecitazioni provenienti dalle associazioni forensi nell’ interesse della classe e dei cittadini.