“I social possono fare bene, ma anche male. Cerchiamo di educare i nostri ragazzi a usarli bene”. Lo ha detto all’Università degli Studi di SALERNO don Maurizio Patriciello a margine di un incontro con gli studenti promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione nell’ambito del ciclo di seminari “Dialoghi di Sociologia Giuridica – Mafie, Diritto e Società. “Penso che questo mondo dei social ci abbia colpito all’improvviso, non eravamo preparati. Come sempre succede nelle epoche di grandi cambiamenti, c’è sempre il primo momento che è molto problematico. I social sono un coltello nelle nostre mani. Con il coltello possiamo tagliare il pane o la frutta, ma possiamo anche ammazzare le persone. Purtroppo – ha aggiunto don Patriciello – questo coltello viene dato nelle mani di bambini e di ragazzini, a cui non abbiamo ancora avuto il tempo di insegnare la differenza tra il bene e il male, la virtù della prudenza e della sapienza”.





