Sant’Egidio del Monte Albino. “Il fatto non sussiste”: nessun colpevole per la morte del giovane 20enne ebolitano, Angelo Caprio morto a maggio 2015 in un incidente stradale nel territorio di Sant’Egidio del Monte Albino. Lo ha deciso il Tribunale Monocratico di Nocera Inferiore che non ha ritenuto sanzionare gli imputati (una ragazza dell’est europeo e un tecnico comunale) accusati di morte colposa in concorso. La parte civile era assistita dagli avvocati Mariano Salvio e Cosimo Pio Benedetto. Il giovane guidava una Nissan Micra, che si scontrò con una Smart e un’Audi A4. Quest’ultima fu esclusa da responsabilità. L’auto che invece guidava Caprio, in compagnia di una ragazza di Sant’Egidio che se la cavò con alcune ferite, si ribaltò a seguito dell’urto, finendo contro un muro. In gravi condizioni all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore la giovane che era sul suo fianco in auto, operata d’urgenza dai medici del nosocomio, che le avevano dovuto asportare la milza. I due della Smart riportarono lievi ferite agli arti inferiori, nessuna conseguenza per l’altro automobilista alla guida dell’Audi. Allertate dalla centrale operativa del 118 di Salerno, sul posto erano giunte due ambulanze e un’unità rianimativa unitamente ai carabinieri che avevano eseguito tutti i rilievi dell’incidente. Lo scontro con l’altra auto avvenne in prossimità di un incrocio. Al termine dell’udienza preliminare, il gup aveva disposto il rinvio a giudizio per la conducente dell’altra auto ma anche per un funzionario del Comune di Sant’Egidio del Monte Albino responsabile della segnaletica stradale. La strada, tra via Papa Giovanni XXIII e via Dante Alighieri, secondo la pubblica accusa sarebbe risultata sprovvista di indicazioni in riferimento a curve ed incroci, oltre che per limiti di velocità. La tesi della procura ha retto in fase preliminare, ma non in dibattimento. Angelo Caprio gestiva una pizzeria ed era pronto a candidarsi alle elezioni nella sua città natale, Eboli, con il movimento “Gioventù ebolitana”. Dopo le motivazioni della sentenza (15 giorni come termine di legge) la parte civile, che assiste la famiglia dello sfortunato Angelo Caprio, ha già annunciato che ricorrerà in Appello contro la decisione del Tribunale di Nocera Inferiore sulle assoluzioni per i due imputati





