Massaggi hot blitz a Salerno e a Scafati - Le Cronache Salerno
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Massaggi hot blitz a Salerno e a Scafati

Massaggi hot  blitz a Salerno e a Scafati

Scafati. Non solo massaggi ma prestazioni sessuali da 100 euro più gli extra. Quattro obblighi di dimora per altrettanti indagati nell’ambito di un’inchiesta nata da una denuncia. L’accusa è di sfruttamento della prostituzione: per loro sono stati chiesti gli arresti ma per il gip non ci sono gli estremi per una misura cautelare più restrittiva. Sono stati raggiunti da misura cautelare Maria Di Martino di 54 anni di Pompei (rappresentante legale della società che gestisce i centri) e il 57enne Giovanni Somma residente a Scafati, quindi la 53enne Assunta Carrozza di Salerno domiciliata a Baronissi ma residente a Serre e il 45enne Danilo Guarino di Napoli. Sono difesi dagli avvocati Walter Rullo e Nicola Maria Melchionda. Un esposto partito da Scafati e arrivato fino a Salerno ha portato sotto la lente della procura di Nocera Inferiore, pubblico ministero Federica Miraglia, i 4 che avrebbero in gestione centri massaggi dove al loro interno l’attività principale sarebbe quella del sesso. Due donne e due uomini. Prima di Natale c’erano stati gli interrogatori precautelari, come previsto dalla recente legge Nordio, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore Giovanni Pipola che poi ha respinto la richiesta di arresto. Indagini affidate ai finanzieri della Compagnia di Scafati che prima delle festività avevano dato seguito al decreto di perquisizione dei locali attenzionati e al sequestro dei dispositivi informatici dei presunti responsabili. Era stato requisito anche del denaro contante, cifra vicina ai 3mila euro, custodito in una cassaforte. L’indagine è stata avviata lo scorso febbraio a Scafati e Salerno dove sono ubicati due centri massaggi, all’interno dei quali sarebbero state offerte anche (e soprattutto) prestazioni di natura sessuale. La fitta clientela sarebbe stata attirata da annunci inseriti su internet e pagine web. Il centro di Salerno si trova nella zona Calata San Vito, allo stato chiuso per ristrutturazione. Le prime indagini erano partite dopo che un residente, vicino al centro cittadino di Scafati, aveva segnalato presenze sospette all’interno di un centro massaggi. Un via vai che aveva spinto le fiamme gialle a svolgere servizi di osservazione e pedinamenti, con una prima informativa inviata alla procura di Nocera Inferiore per le determinazioni del caso. Una denuncia arrivata via Pec, spedita ai finanzieri della Compagnia di Scafati – con allegate foto del via vai-ha dato il via libera alle indagini dei baschi verdi e della Procura di Nocera Inferiore per portare alla luce il giro di prostituzione all’interno dell’attività del wellness di Traversa Schettini a Scafati e di Salerno. Ulteriori attività tecniche hanno fatto il resto, come l’installazione di telecamere nascoste, utili a riprendere le attività del centro scafatese. Da lì la scoperta, ulteriore, di un altro centro a Salerno, dove si sarebbe praticata la medesima attività illecita. I prezzi seguivano quelli che vengono puntualmente indicati sui siti specializzati, in rete, a partire dai 100 euro più extra a secondo dei gusti della clientela proveniente da ogni angolo della provincia e dal capoluogo.