La Sita Sud per la zona dei Picentini è l’unico punto di riferimento. Soprattutto è l’unico punto di collegamento tra i diversi paesi dell’area e la città di Salerno.
Preoccupata per quelle che sono le notizie che circolano in merito all’imminente futuro dell’azienda è una utente, Annarita, residente a San Cipriano Picentino e che per lavoro o per semplice voglia di andare a fare un giro a Salerno, usufruisce da sempre del servizio offerto da Sita. «Sto seguendo quanto accade alla Sita – racconta Annarita – con molta preoccupazione. Da sempre io, come molti altri miei concittadini e abitanti della zona dei monti Picentini, abbiamo nei pullman della Sita l’unico mezzo di collegamento tra i vari paesi e con Salerno ed il resto della provincia. Con quello che sta accadendo penso che per noi si prospettino tempi veramente difficili per poterci spostare. Personalmente mi sono già attivata sia rivolgendomi ad Sos Gabibbo (la rubrica speciale di Striscia la Notizia, ndr) che ad Sos Consumatori, l’associazione a tutela degli utenti salernitani, ottenendo già l’impegno da parte di uno dei responsabili, Lorenzo Forte che si è già mosso in questa direzione».
Ma i disagi per i cittadini della zona dei monti Picentini si sentono già da tempo, da quando Sita è stata costretta ad operare alcuni accorgimenti alle proprie corse. Con l’attuale situazione le cose rischiano di precipitare, con l’isolamento di alcune zone. «Molti ragazzi che devono andare a scuola – continua Annarita – sono spesso costretti a restare sulle fermate perché gli autobus che passano sono stracolmi. Fino a poco tempo fa passavano due autobus da Castiglione del Genovesi, dalla settimana scorsa è attiva una sola corsa».
Insomma, se Sita dovesse decidere di lasciare il territorio sarebbero guai seri, ma anche con l’eventuale applicazione delle lettere d’obbligo di servizio (che dalla Provincia di Salerno ancora non è arrivata e che comunque prevederebbe un taglio di 500mila km per il salernitano) i disagi non sarebbero da poco perché il servizio non potrà essere certamente quello che Sita ha svolto fino a questo momento.
In tutto questo marasma, con i lavoratori preoccupati per il proprio futuro da un lato, e gli utenti che non sanno come spostarsi dall’altro, la Provincia di Salerno se ne lava le mani, prendendosi addirittura la briga di dare ultimatum all’azienda.
24 febbraio 2013