Sarà Gioacchino Cavaliere, almeno per il momento, il sostituto dello sfortunato Antony Iannarilli. Già questa mattina l’ex portiere tra gli altri di Chievo Verona, Ascoli, Cavese e Foggia si aggregherà alla Salernitana per un periodo di prova. La dirigenza granata, dopo aver reputato ancora non pronti sia Garino che il numero uno della Berretti Nasta, si sono riuniti per un rapido summit in cui si è deciso di puntare su un portiere con una certa esperienza e con l’abitudine al ruolo di secondo. Questo perchè Perrone e Susini hanno intenzione di puntare per il ruolo di titolare, su Ivan Dazzi per non intaccare gli equilibri e le gerarchie trovate in seno al gruppo granata. E così, scartati quasi subito i vari Barasso, Virgili, Pipolo e Stocchi, giudicati non rispondenti alle caratteristiche che la dirigenza granata stava cercando, la rosa dei nomi si è subito ristretta a due ex estremi difensori granata: Mimmo Botticella e Gioacchino Cavaliere. Alla fine la scelta di Susini e Perrone è ricaduta su quest’ultimo. Naturalmente questo non vuol dire che sarà tesserato. Cavaliere sarà prima valutato da Genovese e Perrone, poi verrà deciso se metterlo sotto contratto per il resto della stagione o meno. La dirigenza granata ha puntato sul pipelet classe 1981 soprattutto perchè, nella lista dei papabili, era l’unico che Perrone e Susini avevano avuto alle proprie dipendenze. Nella stagione 2004/2005 e nella prima parte di quella successiva infatti Cavaliere era il portiere della Viterbese allenata proprio da Perrone e con Susini nel ruolo di direttore sportivo. Poi, proprio nel novembre del 2005, l’estremo difensore si trasferì a Salerno, nella squadra all’epoca appena costruita da Antonio Lombardi ed allenata da Stefano Cuoghi, che aveva da poco rimpiazzato Costantini. Per lui però con la maglia granata non c’è mai stato l’esordio. Anzi, dopo un inizio promettente di carriera, Cavaliere non ha fatto un percorso professionale degno di nota. Infatti ha collezionato soltanto 32 presenze complessive in tredici anni di carriera. Una vita da dodicesimo, in pratica. Resta comunque in attesa Domenico Botticella, un altro ex che sperava di tornare in granata. Il portiere nativo di San Giovanni Rotondo, che ha all’attivo 73 presenze con la maglia granata, peraltro tutte in serie B, spera sempre in una chiamata da parte di Carlo Susini: «E’ inutile sottolineare quanto sia legato a Salerno -ha spiegato Botticella- io sono disponibile anche ad un ruolo da dodicesimo, non ho nessun problema. Anzi, ho sempre creduto che il posto si conquisti con il lavoro. Sarei felice anche di tornare a lavorare con il mio grande amico Gigi Genovese, ma per ora -ha concluso Botticella- non ho sentito nessuno. Io però resto in attesa». E così, mentre Botticella spera fiducioso, Cavaliere da oggi si giocherà le proprie carte.
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