È stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino l’uomo accusato di maltrattamenti in famiglia in presenza dei figli minori, dopo che è stato emesso un Ordine di carcerazione dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino. L’uomo deve scontare una pena superiore ai 2 anni di reclusione, e nei giorni scorsi ha ricevuto la custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato emesso dopo che la sentenza è divenuta definitiva. In particolare, per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso in presenza di una persona minorenne, il Pubblico Ministero è tenuto ad emettere l’ordine di carcerazione senza disporne contestualmente la sospensione. Questo implica che, in caso di condanna, il condannato sarà direttamente incarcerato senza possibilità di accedere alle misure alternative al carcere, contrariamente a quanto avviene per i cosiddetti reati non ostativi. In quei casi, infatti, si applica la regola di favore di cui al comma 5 dell’art. 656 del codice di procedura penale, che consente la sospensione dell’esecuzione della pena e l’accesso a misure alternative, evitando così il passaggio obbligato dal carcere. Lo scorso anno, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino aveva già adottato a carico dell’uomo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, unitamente al divieto di avvicinamento alla vittima. Questa misura era stata richiesta dalla Procura della Repubblica, che aveva ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza e un concreto pericolo di reiterazione della condotta violenta ai danni della moglie, che è stata assistita dall’Avvocato Lucia Perri del foro di Avellino. Proprio il legale della donna, di recente, ha rilasciato un’intervista al nostro quotidiano “Le Cronache”, durante la quale ha lanciato un appello alle donne vittime di violenza domestica. L’Avvocato Perri ha esortato le vittime a denunciare gli uomini violenti, mettendo in evidenza l’importanza di fidarsi della giustizia e delle istituzioni e di affidarsi agli avvocati per la loro tutela e quella dei loro figli. Nell’intervista, ha sottolineato che nessuna donna dovrebbe soffrire in silenzio e che è fondamentale chiedere aiuto e supporto, avvalendosi degli strumenti legali a disposizione per combattere la violenza di genere e ottenere la protezione necessaria per sé e per i propri figli. Questo richiamo è un’importante testimonianza dell’impegno attivo nel contrasto alla violenza domestica, un fenomeno che purtroppo continua a colpire molte persone.