Stanco e provato. E’ apparso così, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, circa un’ora dopo aver appreso l’esito del processo “Sarastra”, che attraverso la formula indicata in sentenza “perché il fatto non sussiste”, lo ha assolto da tutte le accuse che lo hanno investito per dieci lunghi anni. Un processo nel quale, come era ben noto, il primo cittadino era accusato di associazione camorristica legata al presunto patto politico-mafioso, con l’inchiesta che ipotizzava l’esistenza di un voto di scambio politico-mafioso sia in occasione delle amministrative del 2013 a Scafati che per le regionali del 2015. Dopo ben 10 anni sono cadute tutte le accuse. In tanti hanno atteso insieme al sindaco Aliberti l’esito di questo processo. A seguito della lettura della sentenza ci sono stati anche i commenti di alcuni fermi sostenitori del primo cittadino tra cui l’europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello: “Con l’assoluzione di Pasquale Aliberti perché il fatto non sussiste, comincia il secondo tempo della sua vita. Come coordinatore regionale di Forza Italia, sono orgoglioso di aver sempre creduto nella sua innocenza e di averlo candidato, nonostante i tentativi di fascisti e comunisti di dissuadermi”. “Da oggi – aggiunge Martusciello – i giustizialisti della provincia di Salerno sono più deboli, e il garantismo diventa bussola per chi si occupa delle liste. Aliberti ha sofferto, ma ora può guardare avanti. Forza Italia è orgogliosamente con lui in questo nuovo inizio”. Anche il segretario provinciale di Salerno di Forza Italia, Roberto Celano ha commentato l’assoluzione del sindaco di Scafati con grande soddisfazione. “Pasquale Aliberti – ha dichiarato Celano – assolto perché il fatto non sussiste. La comunità di Forza Italia non ha mai avuto dubbi sulla sua estraneità ai fatti contestatigli e bene fece il coordinatore regionale, l’onorevole Fulvio Martusciello, a sostenere con convinzione la sua candidatura contro tutto e tutti”. “Pasquale Aliberti – ha aggiunto – e la sua famiglia hanno sofferto oltremodo, vivendo anni complicati. Oggi, però, la giustizia ha vinto e lui potrà con maggiore serenità e forza impegnarsi, come fa da lustri, nell’interesse della sua comunità e per la crescita e il radicamento di Forza Italia”. Intanto, in giornata verranno comunicati luogo e ora della conferenza stampa di sabato prossimo.
Sindaco Aliberti cosa ha provato una volta che ha sentito pronunciare la sentenza dai giudici della sezione penale del Tribunale di Nocera Inferiore.
«Sono crollato, ho avvertito anche un leggero malore. Ma allo stesso tempo ho avvertito un grande sollievo, perché questa sentenza ha dimostrato la mia innocenza e quella delle persone a me vicine».
Cosa le ha dato maggior sollievo?
«Sentir pronunciare “il fatto non sussiste, il fatto non sussiste, il fatto non sussiste”. Sento il dovere di ringraziare i miei avvocati con i quali sabato terrò una conferenza stampa. E’ giusto che loro spieghino bene la vicenda giudiziaria, anche perché bisogna tenerla distinta dalla vicenda di natura politica. Sono due cose diverse».
Cosa ha provato la sua famiglia?
«Ho qui vicino a me mia moglie che mi sta dicendo che i nostri figli erano piccoli e questa vicenda li ha fatti diventare adulti prima del tempo. Mia figlia era in aula. Mio figlio no».
Ora che succederà?
«Come ho già detto la mia lotta non finisce qui, voglio restituire dignità a me stesso e alla nostra città. La procura potrebbe anche presentare appello. Vedremo cosa accadrà. Ho sempre pensato che la verità è figlia del tempo, anche se questo tempo è stato molto lungo e porta delle ferite indelebili».