enzo sica
I numeri, impietosi, sono stati determinanti per far chiudere l’avventura di Giovanni Martusciello sulla panchina della Salernitana, esonerato dopo solo 13 giornate di campionato. Quel mantra <mi sento sempre in discussione dal mese di luglio quando sono approdato su questa panchina> parole, queste, dell’ormai ex tecnico granata la dicono lunga sul suo breve tragitto su questa panchina, scomoda per alcuni versi e con una società praticamente assente ma che ha guardato, dopo una notte di riflessione da parte dei dirigente, tutto in conseguenza della sesta sconfitta stagionale contro il Bari di domenica pomeriggio all’Arechi, di dare il benservito al tecnico toscano puntando su Stefano Colantuono, attuale responsabile del settore giovanile granata.
D’altro canto la rabbia della tifoseria granata dopo la partita contro i cugini baresi era davvero tanta ed i commenti, giustamente, portavano sempre più verso l’allontanamento dalla panchina del tecnico alla luce della mancanza di risultati.
I commenti di tanti, che abbiamo raccolto, sono stati tutti per l’esonero del tecnico. Vedere in campo una squadra granata senza identità, che non vince ormai da dieci gare, ai limiti della zona rossa della classifica, con un piede nel play out, non è qualcosa che possa far piacere alla tifoseria. Ed il primo a riconoscerlo è proprio Luca De Feo, l’edicolante di Piazza Casalbore, proprio di fronte allo stadio Vestuti: <Certo non ci aspettavamo ad inizio stagione tutto quanto sta succedendo. Pensavano che Martusciello potesse dare una identità precisa a questa nostra Salernitana dopo l’amara retrocessione della scorsa stagione. Ma ci siamo subito resi conto che non è stato così, con poco gioco e gare che abbiamo finora sempre vissuto con trepidazione. Bisognava dare una scossa e dire che l’esonero dell’allenatore era quasi un fatto dovuto ma sottolineo anche che il presidente Busso e l’amministratore delegato MIlan devono fare dichiarazioni diverse da quelle che hanno fatto al termine della partita con il Bari ipotizzando scenari futuri difficili. Non è concepibile quanto detto da dirigenti come loro che non si vada tutti nella stessa direzione. Noi tifosi dobbiamo essere rispettati dalla società visto che siamo l’anima pulsante della nostra Salernitana>
Anche l’addetto stampa del Salerno club 2010 Andrea Criscuolo la pensa allo stesso modo: <Potremmo disquisire degli errori tecnico tattici di Martusciello e del suo integralismo improponibile in questa categoria. Potremmo disquisire anche sulla scelta del suo successore in panchina. Potremmo parlare della grande fatica del diesse Petrachi nel costruire una squadra senza soldi e lo potremmo farlo per ore e giorni interi. Sarebbe tutto inutile. L’unica verità assoluta e che da quasi due anni il pesce puzza della testa (testuale, riferito ovviamente ad ex presidente ora solo proprietario…) con uno scenario che se dovessimo retrocedere finirebbe tutto. Quindi Salerno…sveglia>
Per il dottor Luigi Gargano quando non si vince giocoforza bisogna cambiare guida tecnica. <Riconosco comunque la signorilità di Martusciello, non condivido però la sua cocciutaggine a non cambiare modulo di gioco quando in molte gare era richiesto. Forse non aveva gli interpreti giusti? Penso di sì ma almeno tentare altre soluzioni poteva dare un senso diverso alla stagione. Inoltre anche tanti infortunati come lo stesso Maggiore nella gara contro il Bari o anche il portiere Sepe e qualche altro ancora sono stati probabilmente determinati affinché, non raggiungendo quei risultati che tutti auspicavano, lo mettessero da parte>
Antonio Carmando presidente del club mai sola è, come sempre, diretto nelle sue dichiarazioni anche se non è d’accordo sulla scelta di Colantuono come nuovo tecnico: <La Salernitana ha fatto la cosa più ovvia che potesse fare ciò l’esonero del tecnico. I risultati condannano Martusciello, è vero, ha alternato cose buone ad altre negative. Paga lui, ma non è colpa sua. Il materiale a disposizione era questo. La società ha speso poco, sono arrivati molti calciatori che hanno una certa età e che non erano in buone condizioni fisiche. Bisogna solo accettarlo e alla società si doveva chiedere di fare qualcosa in più. Errori su errori ci sono stati. Busso è una figura che è stata messa la come presidente, Milan dice sempre le stesse cose. L’unico che porta avanti la società penso che sia Petrachi. La punta mancava, era stata presa, il direttore lo aveva fatto. Gli hanno detto di no. Oggi siamo nei bassifondi, dobbiamo recuperare. Ma se si vuol puntare su Colantuono penso che si sbaglia ancora una volta. Doveva arrivare un allenatore di categoria subito per rimediare agli errori. Ma il problema è a monte, cioè la società>
Il tifoso storico Salvatore Orilia, presidente del Salerno club 2010 dice: <L’unica assoluta novità è che da quasi due anni il proprietario resta Iervolino come maggiore rappresentante se non l’unico responsabile di tutto ciò che sta accadendo. Anche ieri le dichiarazioni del presidente Busso nel dopo partita ci hanno lasciato abbastanza basiti. Vorremmo ricordare a Busso che probabilmente non conosce la storia della nostra Salernitana, che la Bersagliera è retrocessa in alcune occasioni ma sempre perchè aveva vinto prima il campionato. Nella società dovrebbero risultare figure che hanno a cuore le sorti della squadra e invece tranne rare eccezioni che si contano sulle punta delle dita questo traspare all’esterno. La gente di Salerno inizia a pensare male visto che da quando Iervolino è stato a Salerno dopo la vittoria di Palermo c’è stata una netta inversione tecnico, tattica e caratteriale. Prima qualche senatore della rosa (Sepe, Ferrari) parlava di play off come obiettivo. Dopo quell’incontro con i gruppi ultras un mesetto fa si è fatto un passo indietro. Ci rendiamo conto che il rischio retrocessione è elevato ma noi non vogliamo accettare questa parola ma speriamo che dopo aver cambiato guida tecnica si possa risalire la china>.