14 anni dopo si apre finalmente il dossier Vassallo, tenuto sepolto tra depistaggi, incapacità investigativa e mancanza di coraggio. La Procura di Salerno, a parte la figuraccia con le accuse al “brasiliano” Damiani, non era mai risucita a venire a capo del delitto del sindaco pescatore. La vicenda sembrava coperta dalla polvere dell’indigenza del palazzo, nonostante la battaglia di Dario Vassallo. Ci voleva il centrodestra (bene iannone e Bicchielli) per far smuovere l’Antimafia (Pd, altra occasione persa), ci voleva Borrelli riprendere il filo che stava tessendo l’ex Pm Greco, che avviò le indagini, e che inspiegabilmente gli fu spezzato. Senza una ragione. Senza mai sapere il perchè. I nomi dei 4 arrestati, proprio nel giorno dell’insediamento di Rosa Volpe (scherzo del destino?) si conoscevano da tempo. Ma stavano lì, fermi, bloccati dalla paura: due carabinieri coinvolti erano e sono una brutta cosa. Divise infangate ma l’Arma ha gli anticorpi giusti. Restano 14 anni di silenzio che meritano una spiegazione.
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