Salerno. Così Iacovazzo ha ucciso i suoi ex compagni di lavoro - Le Cronache Extra
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Salerno. Così Iacovazzo ha ucciso i suoi ex compagni di lavoro

Salerno. Così Iacovazzo ha ucciso i suoi ex compagni di lavoro

Accusato di aver rubato una cassetta di pesce è stato licenziato diversi anni fa dalla sua ditta, la Eurofish Srl di Napoli. Forse, in tutti questi anni ha meditato vendetta, compiuta ieri mattina all’alba. Potrebbe essere questo il movente che ha spinto Francesco Iavocazzo, 72 anni, titolare della pescheria Iacovazzo di via Settimio Mobilio 6 a colpire i suoi due ex colleghi di lavoro, Rosario Montone, 58 anni di Portici e Carmine De Luca (titolare della pescheria ‘A Paranza)in via Settimio mobilio 194), 48enne salernitano, deceduto poche ore dopo il trasferimento in ospedale. Il fatto è avvenuto all’alba di ieri, verso le 4.30 circa: i tre si sono ritrovati al mercato ittico, all’indomani del giorno di chiusura prestabilito e, come sempre accade nel martedì, tante erano le persone presenti in quel momento che hanno assistito all’accaduto. Secondo quanto ricostruito l’omicida, gravemente ammalato a causa di un tumore che lo ha colpito alle corde vocali, avrebbe incontrato i due ex colleghi di lavoro, dipendenti dell’Eurofish di Napoli e dopo aver acquistato il pesce – accompagnato da suo figlio – per la sua attività sarebbe rientrato a casa, preso la pistolam uba 7.65, detenuta senza porto di armi, e sarebbe ritornato al mercato ittico, sparando diversi colpi: Montone è stato colpito al cuore mentre De Luca all’arteria femorale, come dimostrano le immagini di videosorveglianza sistemate in diversi luoghi e che hanno ripreso la scena da diverse angolazioni. Il 72enne in un primo momento è scappato, poi si è presentato dai Carabinieri della stazione di Mercatello, ai quali ha confessato quanto fatto e ha consegnato l’arma utilizzata. Iacovazzo è stato sentito per diverse ore, ha chiarito diversi punti rispetto all’accaduto e al rapporto con i due ex colleghi e nel tardo pomeriggio di ieri è stato trasferito al carcere di Fuorni. Le indagini congiunte di Polizia e Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno, hanno permesso di ricostruire l’accaduto e di individuare il presunto movente della sparatoria costata la vita a due persone. Sul posto l’ambulanza Alfa di Pontecagnano, Alfa Croce Bianca, India Pontecagnano e India Salerno. Poco dopo il drammatico omicidio sul posto anche i familiari delle vittime e proprio uno di loro avrebbe raccontato che negli anni ci sono stati diversi dissapori e che questo gesto, sicuramente premeditato, poteva forse essere evitato. Nella tarda mattinata di ieri a raggiungere il mercato ittico anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli: «Sono qui insieme all’assessore alla Sicurezza Claudio Tringali per cercare di capire che cosa si è verificato questa notte. Un fatto di sangue brutto, sconcertante, non legato ai confini della criminalità organizzata ma si parrebbe siano fatti privati tra persone che avevano probabilmente delle ruggini. Siamo vicini ai familiari delle vittime», ha detto il primo cittadino. Presente, per l’appunto, anche l’assessore Tringali: «Le motivazioni di questo omicidio sembrerebbero legati a fatti personali, privati e non riguardano circuiti di criminalità organizzata. Questo è quello che sappiamo, ovviamente siamo costernati di fronte a una notizia così drammatica con due morti uccisi, un bilancio pesante da digerire».

Erika Noschese

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