Codacons Cilento, Lanzara: "Calo del turismo, ma agosto in ripresa" - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Come al suo solito, il presidente del Codacons Cilento Bartolomeo Lanzara non le manda certo a dire. In chiusura dell’estate 2024, traccia un disegno di bilancio dato che per averne uno definitivo è ancora presto per tirare le somme, ma leggendo i numeri non si hanno certo prospettive positive. Il Cilento, secondo Lanzara, ha potenzialità infinite ma non sfruttate a dovere. Mancano i servizi e le offerte non sono adeguate alla tipologia di turismo che potrebbe invece avere.

Qualche critica arriva anche sulla gestione dei servizi come ad esempio il Metrò del Mare o sull’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi per il quale, semplicemente, la sola aggiunta del toponimo Cilento nella nomenclatura potrebbe dare un ritorno pubblicitario fortissimo, oltre ogni più rosea aspettativa.

“Ognuno deve prendersi le sue responsabilità – dice – e lavorare insieme affinché si possa avere le basi per costruire”

Presidente, possiamo fare un bilancio di questa estate 2024?

“Dobbiamo basarci sulle varie dichiarazioni degli operatori turistici e delle associazioni di categoria che unanimemente confermano che c’è stato un calo di afflusso turistico nel mese di luglio. Ad agosto, poi, si è registrato in molte località del Cilento, anche se a macchia di leopardo, il tutto esaurito. Ma ciò che abbiamo messo in evidenza è che c’è stato un calo soprattutto alla luce delle previsioni. Abbiamo registrato anche dei rincari, stando ai dati Istat, per i trasporti ad esempio ma anche sulle strutture ricettive, alberghiere ed extra-alberghiere. Questo è un discorso Nazionale che chiaramente si riflette anche sulla nostra realtà. Come coordinamento delle associazioni abbiamo messo in evidenza anche le tante problematiche avute coi collegamenti e siamo ancora in attesa di capire cosa sia successo a Centola col deragliamento del convoglio merci. La Procura ha aperto un fascicolo e capiremo l’accaduto. Tanti sono stati i disagi causati da quel fatto: in molti avevano già prenotato la vacanza e l’hanno poi disdetta preferendo altre mete. Il periodo in cui il tutto si è verificato è stato devastante: iniziare la stagione turistica con un’Italia praticamente divisa in due essendo quella ferrovia una direttrice fondamentale per questo Paese tant’è anche anche in Calabria e Sicilia sono stati avvertiti i problemi”.

Al netto dell’incidente, però, c’è da dire che la viabilità al Sud non sia eccellente…

“La viabilità è purtroppo un problema atavico della nostra area. Sarebbe opportuno evitare manutenzioni o lavori nel periodo estivo, nei mesi che vanno da giugno fino a settembre. Questo per evitare disagi ai turisti che scelgono le nostre zone”.

C’è poi la questione Metrò del Mare…

“È partito in ritardo ma pare che i numeri diffusi dalla Regione siano abbastanza importanti, per cui si conferma un servizio che va potenziato, rivisto, ampliato. La via del mare elimina il traffico e decongestiona anche le strade della Costiera Amalfitana. Dobbiamo pensare a questo sistema anche per le aree del Cilento”.

Aeroporto Costa d’Amalfi, cosa ne pensa?

“Penso alla nomenclatura. Perché non Cilento? Ritengo che gli amministratori locali, i parlamentari o coloro che stanno nelle istituzioni debbano chiedere il perché la dicitura Cilento non sia stato aggiunto a Salerno Costa d’Amalfi. Se si vuole che questa realtà abbia un po’ di visibilità, bisogna anche dargli la possibilità e questo chiaramente in chiave turistica. Bisogna dargli la possibilità di evidenziare questo territorio”.

Come interpretare i dati che danno in calo il turismo?

“In parte per quello che ho detto prima, ma in generale il Cilento non è ancora pronto. Il Covid ha di certo contribuito pesantemente in negativo, ma adesso che ci sono le riprese notiamo un calo del turismo estero. Gli americani e i tedeschi, ad esempio, frequentano storicamente la Costiera Amalfitana e le isole. Perché non vengono nel Cilento è il problema da affrontare, ma qui la risposta è nei servizi, nella viabilità, nell’offerta turistica. Sono zone che ci fanno concorrenza e hanno numeri importanti. Sono territori che hanno offerta e servizi. I dati Istat sono impietosi: dal 2014 al 2022 le presenza straniere sono passate da 600mila e 186mila”.

Come si può spiegare?

“Strutture di eccellenza e non ne faccio un problema di prezzi alti o bassi che siano. Noi nel Cilento abbiamo le bellezze naturali, il buon cibo, l’aria salubre e poi? Dobbiamo sederci tutti intorno ad un tavolo e cercare di capire cosa davvero non va e lavorare per migliorarlo. Ognuno deve fare la propria parte, ognuno deve prendersi la sua responsabilità e lavorare tutti insieme. C’è chi deve pulire le strade, chi deve presentare al meglio una struttura, chi preparare prodotti enogastronomici unici che non si trovano altrove. Dobbiamo rispondere alla domanda sul perché un turista debba preferire il Cilento alla Puglia o alla Sicilia, giusto per fare esempio. Quando si avrà la risposta, allora avremo un turismo di qualità, di quantità e soprattutto non limitato nel tempo e legato alla bella stagione”.

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