Gagliano: “Nella Salernitana grave l’assenza di un addetto all’arbitro” - Le Cronache Salernitana
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Gagliano: “Nella Salernitana grave l’assenza di un addetto all’arbitro”

Gagliano: “Nella Salernitana grave l’assenza di un addetto all’arbitro”

di Enzo Sica

 

Tiene ancora banco (e non poteva essere diversamente) la clamorosa ed anche discutibile decisione di procrastinare di ben due ore e mezza l’inizio della gara Salernitana – Pisa in programma domenica scorsa allo stadio Arechi per il problema sorto sul collegamento di connessione tra il direttore di gara, peraltro debuttante in serie B, Bonacina di Bergamo e la Var nella sede di Lissone.

Insomma è successo qualcosa di clamoroso, non preventivabile e su cui abbiamo chiesto lumi, come si dice in gergo, ad un ex addetto ai lavori come Salvatore Gagliano, già dirigente federale nazionale nonché presidente del Comitato regionale della Campania della FIGC: Ma non solo di questo episodio abbiamo parlato visto che Gagliano ha spaziato anche sul campionato di serie B e anche sul futuro della società granata malgrado la inopinata sconfitta interna proprio contro il Pisa di Inzaghi nella gara tanto discussa e discutibile di domenica scorsa.

Presidente Gagliano, riavvolgiamo il nastro: non pensa che se ci fosse stato un addetto all’arbitro in quella precisa situazione la cosa poteva cambiare in un altro modo?

<Ma sì, certamente, perché le interpretazioni del regolamento, con questa figura di dirigente, potevano essere affrontate anche sotto altre angolazioni. Il ruolo, questo ruolo, è importante e un ex arbitro in un momento così particolare può dare suggerimenti che si possono prendere in considerazione

In che senso?

Ma si perchè affrontare le varie tematiche in un momento particolare del genere proprio da un ex arbitro, potrebbe anche dare quel qualcosa in più per superare gli ostacoli. E non dimentichiamoci, però, che in quel ruolo ex arbitri come Pietro Contente, Piero Avella e la stessa Cristina Lambiase ultima in ordine di tempo sono stati messi da parte e sostituiti attualmente dal segretario. Niente da dire su questa figura voluta dalla società granata eppure non va assolutamente dimenticata che la scuola salernitana di ex arbitri ed ex assistenti di linea con riferimento ai vari DElia, Boggi , Pisacreta, Fucci, Santangelo, Rubino, Di Mauro e altri ancora è stata ed è ancora tra le prime in Italia>

Cosa si poteva fare, se ci fosse stata, quella figura di addetto all’arbitro in quel determinato momento?

Diciamo che la stessa società granata poteva condizionare il direttore di gara designato sulle sue decisioni future. Infatti si aspettavano i canonici 45 minuti e l’addetto all’arbitro poteva, conoscendo il regolamento, decidere parlando con la società di non far giocare la squadra. Invece cosa è capitato, credo che l’arbitro ha parlato con i suoi designatori nazionali, che hanno deciso, d’accordo con la Lega di serie B di far arrivare da Napoli i due nuovi arbitri Var che hanno operato in un locale dello stadio Arechi per far disputare la gara dopo ben due ore e mezza di trepida attesa>

Non rispettando, dunque, neppure i 15mila presenti sugli spalti?

<Ed è tutto ciò un’altra cosa da rimarcare in maniera negativa perchè non si è permesso neppure a chi voleva uscire o allontanarsi per esigenze diverse di lasciare in quel determinato momento lo stadio. La società granata ha un amministratore delegato come Maurizio Milan che è un’ottima persona, che certamente riuscirà a mettere a posto queste situazioni compreso quello di far ricoprire il ruolo di addetto all’arbitro ad un salernitano nel prosieguo della stagione perchè nessuna società, in fin dei conti, dovrebbe sottovalutare questo ruolo. E la Federcalcio sta facendo svolgere dei corsi mirati proprio per dirigenti addetti agli arbitri >

Ritornando alla squadra, presidente, cosa si può dire su questo inizio di campionato dei granata che finora hanno vinto due volte ma hanno perso tre partite?

Bisogna solo avere quella fiducia che, credo, tutti i tifosi di fede granata hanno.

Sono convinto, infatti, che è stato scelto un buon direttore come Gianluca Petrachi che ha costruito una squadra apprezzabile e che il tecnico Martusciello, comunque, non può fare ancora i miracoli. Ci vuole tempo per migliorare ma affidarsi a queste due persone, valide per il campionato di serie B, non era certamente facile anche dopo il flop della passata stagione.

Ci sono calciatori validi per il torneo cadetto che devono solo trovare il ritmo del campionato di serie B, non crede?

Diciamo che l’ho pensato da inizio campionato. Poi quando assisti ad un buon primo tempo come quello di domenica, segnato, credo dal gol iniziale del vantaggio del Pisa e dal rigore in chiusura di primo tempo con il nuovo vantaggio dei toscani dopo il pareggio della Salernitana, ti rendi conto che la squadra deve trovare la sua amalgama anche se ci sono calciatori come Torregrossa che saranno importanti nel prosieguo della stagione ma ora sono secondo me ancora fuori condizione e, dunque, non possono esprimere il massimo.

Su futuro societario cosa si sente di dire, presidente?

Sento e leggo da più parti che l’ex Iervolino, oggi solo proprietario, vuole vendere la società ed andare via. La città di Salerno, nel calcio, così come la tifoseria meritano rispetto e con un proprietario che non si fa mai vedere le conseguenze negative ci possono essere sotto ogni aspetto. Mi auguro solo che ben presto si esca da questo impasse e la squadra possa anche riprendere la corsa verso la serie A, una categoria che certamente merita

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