È giunta ieri mattina, poco dopo le 7.30, al molo Manfredi, la Geo Barents, la nave di Medici senza Frontiere, con a bordo 191 migranti, salvati nel corso di cinque distinte operazioni di salvataggio avvenute tra la Libia e Malta. Tra loro, 168 adulti e 23 minori non accompagnati. Come sempre, impeccabile la macchina dell’accoglienza con il coordinamento della Prefettura di Salerno. Per il capoluogo di provincia campano, si tratta del 36esimo sbarco di migranti. Al porto presenti, tra gli altri, il prefetto Francesco Esposito e il questore Giancarlo Conticchio oltre alla Capitaneria di Porto, Croce Rossa, protezione civile, Caritas e le varie realtà coinvolte che, ancora una volta, hanno garantito il loro sostegno. Dei 191 migranti giunti a Salerno sulla nave Geo Barents, 66 andranno nel Lazio e gli altri resteranno nelle province della Campania. Dei 23 minori non accompagnati si presume che tutti abbiano tra i 14 e i 17 anni. Il primo a lasciare la nave un uomo in sedia a rotelle, con evidenti problemi di salute per il quale si è reso necessario il trasferimento in ospedale. Successivamente, a scendere dalla nave le circa dieci persone che necessitavano di assistenza medica tra scabbia e ustioni. «Risultano 23 minori non accompagnati di cui uno di sesso femminile», ha confermato il Prefetto Francesco Esposito. «Sono o dell’Africa subsahariana oppure del Pakistan, Bangladesh – ha aggiunto il Prefetto – In genere le nazionalità sono le stesse, ci siamo attestati su questo tipo di composizione. C’è una persona che non deambula». Il prefetto ha confermato che anche per i minori la situazione risulta essere sotto controllo con le strutture già individuate in Campania, garantendo loro supporto psicologico e percorsi che favoriranno l’inclusione sociale permettendo loro di apprendere la lingua, seguire la scuola e integrazione sociale. «La struttura organizzativa funziona, noi ci siamo. Con tutte le compagini ci sono state ottime intese ma, dopo la parte sanitaria, per noi è necessario verificare l’eventuale presenza di gente che ha agevolato il transito in Europa – ha aggiunto il Questore Conticchio – Queste catene dei trasferimenti sono organizzati già dalla partenza in quelle regioni e l’abilità degli investigatori sta nel cercare gli elementi di collegamento tra chi ha pagato e chi ha dato il passaggio». Intanto, scatta la sanzione pecuniaria di 3330 euro e fermo amministrativo per 60 giorni della nave Ong ”Geo Barents”. A eseguire il provvedimento è stato il personale della Polizia di Stato, insieme agli operatori della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Il natante, battente bandiera norvegese. Il provvedimento è motivato dalle reiterate violazioni delle prescrizioni previste dal cosiddetto decreto Cutro per le mancate comunicazioni agli organismi preposti per la sicurezza in mare, in ordine ai soccorsi effettuati. Una decisione “arbitraria” e “disumana”. Così Medici senza frontiere definisce il fermo amministrativo di 60 giorni imposto dalle autorità. Si tratta del terzo fermo per la nave di Msf. «Ulteriori comunicazioni saranno date non appena concluderemo le consultazioni con il nostro team legale. A quel punto valuteremo le nostre opzioni per contestare questa decisione arbitraria e disumana», hanno fatto sapere dalla Geo Barents. er.no
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