Naddeo: Natella inadeguato, si dimetta - Le Cronache Ultimora
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Naddeo: Natella inadeguato, si dimetta

Naddeo: Natella inadeguato, si dimetta

di Erika Noschese

«L’assessore Natella totalmente inadeguato, dovrebbe rassegnare le dimissioni». Non usa mezzi termini il consigliere comunale di opposizione Corrado Naddeo, espressione di Oltre, in merito al verde pubblico in città. Consigliere Naddeo, partiamo dal degrado in cui versa la città. Le immagini parlano chiaro… «Manca la visione strategica per la risoluzione dei problemi, mancano le competenze e non c’è interesse per la cosa pubblica. L’amministrazione è scadente, distratta e senza amore per la città. “Piazzati” i nuovi assessori, “scaricando” professionisti quali Brigante ed Adinolfi, per non parlare di dirigenti preparati ed efficienti come Matteo Picardi, i problemi e le criticità da pre-dissesto, restano immutati, anzi tendono a peggiorare. La soluzione, evidentemente, non era quella di avere tre poltrone nuove per Avossa, Loffredo, Natella. A settembre nuova manovra di bilancio per riallineare i conti, sperando sia l’ultima dell’anno». ⁠L’affidamento a Salerno Pulita continua a subire slittamenti. Cosa accade secondo lei? «Vicenda opaca, assessore Natella totalmente inadeguato al compito, per dignità dovrebbe dimettersi: blatte e topi invadono la città, specie nelle ampie aree dove si consumano alimenti seduti ai tavoli, spesso poggiati su tappetini luridi e pregni di deiezioni di ogni genere. Una condizione di evidente rischio per la salute pubblica! La occupazione permanente di suolo pubblico così come “immaginata” a Salerno impedisce (ove mai lo si volesse) di igienizzare e pulire quotidianamente i luoghi dove anche i bambini sostano: non è da contesto civile, manca l’essenziale». ⁠Turismo, la carenza di servizi è una problematica non più rinviabile… «Se manca l’essenziale per il vivere civile dei residenti per tutto l’anno, con quartieri più periferici ancora peggio messi per incuria ed abbandono, come è possibile immaginare che servizi “aggiunti” possano essere messi in campo da chi non è in grado di garantire neanche il “quotidiano”?». Aria di crisi nella maggioranza Napoli. Secondo lei cosa accade? «Ciò che accadrà è solo in funzione di logiche di potere per progetti personali di chi continua a sfruttare la città, abbandonandola alla cementificazione, al terribile arretramento demografico (meno 30.000 residenti negli ultimi 30 anni) ed al disastro economico e finanziario, senza alcuna concreta idea di come gestire le drammatiche problematiche, quali ad esempio quella del porto commerciale e quella dell’area fonderie Pisano, che attanagliano la città. Serve “aria nuova” a Salerno, perché si possa provare ad invertire la rotta che ci porta al collasso: di sicuro il gruppo di potere che in decenni ha sfasciato tutto, non può presentarsi alla città con abiti freschi di lavanderia per proporsi quale soluzione salvifica». Cosa manca alla città per essere davvero attrattiva? «Manca una classe dirigente politica competente, che ami la città, che persegua l’interesse pubblico e sia estranea a logiche affaristiche». ⁠Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi, può essere secondo lei una risposta per incrementare il numero dei turisti presenti in città? «È infrastruttura di valenza, sovracittadina, eccezionale: già nel 2011 la immaginavo, nella mia campagna elettorale, fondamentale per il futuro di Salerno. Oggi, finalmente si parte (nientemeno abbiamo dovuto attendere Salvini) e tutti abbiamo entusiasmo alle stelle. Personalmente continuerò a battermi anche ed ancora, per il completamento dell’altra e vitale infrastruttura per la nostra città: il Pip nautico (Capitolo San Matteo). L’economia delle attività legate alla risorsa mare si pratica con le infrastrutture fondamentali: il resto è solo “movimento terra” per ripascere temporaneamente coste che il mare, sfrontato, continua ad erodere». La situazione economico finanziaria dell’ente è abbastanza precaria. È preoccupato? «Si, molto. Per questioni così vitali, non si può prescindere da reali competenze specifiche: i bilanci sono una cosa seria e devono prescindere dalle ambizioni personali di chi rivendica poltrone. Al posto giusto, persone giuste». Come giudica la decisione del collega Michele Sarno di rassegnare le dimissioni? «Decisione personale, coerente: esaurito il compito (nei fatti la candidatura a sindaco ha “spaccato” il fronte di alternativa per il governo cittadino e ha impedito il ballottaggio) ci si può dedicare in modo assoluto, comprensibilmente e legittimamente, agli affari personali. Ripeto, Salerno ha bisogno di aria nuova».