CAVA. Trombonieri e sbandieratori. Parla il presidente Apicella - Le Cronache Attualità
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CAVA. Trombonieri e sbandieratori. Parla il presidente Apicella

CAVA. Trombonieri e sbandieratori. Parla il presidente Apicella

di Mario Rinaldi

La città di Cava è conosciuta fuori dai confini territoriali anche per la sua tradizione legata ai trombonieri e agli sbandieratori. E c’è chi, attraverso l’associazionismo cerca di mantenere sempre più vive queste tradizioni. Tra qesti, Paolo Apicella, Presidente dell’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni (A.T.S.C.). Paolo Apicella, lei è il presidente dell’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni. Può illustrarci com’è composta questa Associazione e di cosa si occupa? “L’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni (A.T.S.C.) è nata nel 1987 con l’obiettivo di federare e coordinare i gruppi di Trombonieri e Sbandieratori già da decenni attivi nella nostra città, proteggendone il patrimonio morale e giuridico e collaborando con le istituzioni locali per la loro valorizzazione. Attualmente, l’A.T.S.C. è composta da dieci realtà regolarmente costituite, che includono otto Associazioni di Trombonieri, una di Sbandieratori e una di Cavalieri. L’A.T.S.C. organizza e coordina numerosi eventi storici e folkloristici, in particolar modo la “Disfida dei Trombonieri – La Pergamena Bianca”, giunta alla XLVIII edizione che coinvolge ogni anno oltre 1.000 figuranti”. Da quando lei è stato nominato Presidente e quali sono i suoi principali compiti? “Sono stato nominato Presidente dell’A.T.S.C. a fine 2023. I miei principali compiti includono la gestione e il coordinamento delle attività dell’Associazione, la rappresentanza dell’A.T.S.C. presso le istituzioni pubbliche e private, e la promozione delle tradizioni storiche e folkloristiche di Cava de’ Tirreni. Il principale obiettivo è portare alla ribalta nazionale gli eventi organizzati dall’A.T.S.C. e con essi le tradizioni storico-culturali del nostro territorio”. L’Associazione organizza soprattutto rievocazioni e spettacoli folkloristici. Può illustrarci quali sono gli spettacoli più rappresentativi e quando vengono realizzati? “Gli eventi storico-folkloristici più rappresentativi dell’A.T.S.C. includono in primis la “Disfida dei Trombonieri”, che si svolge ogni anno la prima domenica di luglio presso lo Stadio Comunale “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni. Questo evento vede gli antichi Casali di Trombonieri competere nella conquista della “Pergamena in Bianco”, un premio simbolico attribuito al Casale che esegue la miglior batteria di sparo. Oltre alla Disfida, organizziamo anche rievocazioni storiche e manifestazioni folkloristiche: quest’anno il programma prevedeva un Convegno con Professori universitari, Trofeo Città Fedelissima e abbiamo rappresentato “I guasti a la Città de la Cava”, un passaggio storico fondamentale della nostra città, con la direzione artistica di “Gaetano Stella” e con la partecipazione straordinaria di Claudia D’Antonio e Stanislao Capissi Étoile e Primo Ballerino del Teatro di San Carlo di Napoli”. Altro compito fondamentale di questa Associazione è quello di promuovere le tradizioni locali. Può dirci in cosa consistono queste tradizioni? “I Trombonieri sono un simbolo distintivo, unico in Italia, della nostra storia e del nostro patrimonio culturale, rappresentando un legame indissolubile con i Festeggiamenti in Onore del SS. Sacramento per celebrare la miracolosa liberazione della città dalla peste del 1656 e la concessione della Pergamena Bianca da parte di Re Ferrante I d’Aragona alla Fedelissima Città de la Cava. Le nostre tradizioni includono anche l’arte della bandiera e il suono di strumenti come tamburi e trombe, che insieme ai Trombonieri, animano i nostri eventi e manifestazioni. I costumi e gli armamenti che utilizziamo sono fedeli riproduzioni rinascimentali, e ogni associazione ha i propri colori e stemmi distintivi. Attraverso le nostre attività, insegniamo ai giovani il valore della tradizione, coinvolgendoli già dalla tenera età e trasmettendo loro l’amore per la nostra cultura”. Qual è il vostro raggio d’azione quando venite ingaggiati per realizzare gli spettacoli? “Partecipiamo a eventi e rievocazioni storiche in tutta Italia e anche all’estero, portando la nostra tradizione e il nostro folklore su palcoscenici internazionali. Siamo orgogliosi di rappresentare la nostra città e la nostra storia ovunque andiamo, contribuendo a far conoscere e apprezzare le ricchezze culturali di Cava de’ Tirreni a un pubblico sempre più vasto”. Storia e tradizioni che si intrecciano nel nome di un alto riconoscimento a un gruppo che rappresenta più di quello che mette in scena, ma una vera e propria identità culturale che si riflette in tutta la popolazione di Cava.

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