Mentre il Comune Svende il Patrimonio: blatte, scarafaggi, erbacce e spazzatura sono i veri padroni della città. I politici sono eletti con un mandato conferito dal popolo che include la responsabilità di gestire correttamente i beni pubblici. Tuttavia, a Salerno, da anni assistiamo a una sorta di “svendita” di questi beni. L’ultimo episodio riguarda la cessione a privati del secondo lotto dell’ex cementificio. Negli anni, numerosi pezzi della città sono stati sottratti ai cittadini per favorire interessi privati, tradendo il principio fondamentale che affida ai politici la gestione dei beni pubblici affinché vengano trasmessi integri alle generazioni future. Purtroppo, sembra che gli interessi privati prevalgano sui diritti civili dei cittadini. Le numerose cessioni selvagge privano i salernitani dei diritti legati alle aree pubbliche. Anche in questa circostanza, il Comune non si è riservato alcun diritto sull’opera che verrà realizzata. Di conseguenza, i salernitani dovranno accettare qualsiasi costruzione verrà eretta su un’area che un tempo apparteneva a “loro”. Quest’area poteva sicuramente essere utilizzata per realizzare opere di utilità pubblica, ma alcune dinamiche fanno pensare che gli interessi privati siano considerati più importanti. Il Comune, analogamente a una famiglia, dovrebbe vendere il proprio patrimonio solo se tale vendita apporta vantaggi reali e concreti alla collettività. Ma a cosa serviranno gli introiti di questa vendita? La risposta è deludente: a nulla di socialmente rilevante. Il Comune ha infatti un deficit di bilancio straordinario che nemmeno tre generazioni future riusciranno a colmare. Nonostante il continuo taglio dei servizi pubblici essenziali e l’aumento della tassazione comunale, il bilancio del Comune rimane in deficit. Negli ultimi trent’anni, a Salerno sono state fatte spese folli, e oggi stiamo facendo i conti con le conseguenze negative che ci accompagneranno per molti anni a venire. Ai salernitani è stato progressivamente tolto il controllo sui beni pubblici. Gli attuali amministratori non riescono nemmeno a gestire l’ordinaria pulizia degli spazi pubblici, con rifiuti, erbacce, blatte e scarafaggi che sono ormai diventati i veri “padroni” incontrastati della città. Le conseguenze sono drammatiche da ogni punto di vista. Non a caso la città sta avendo un progressivo e continuo calo demografico. Secondo i dati dell’ISTAT, la popolazione di Salerno è diminuita del 5% negli ultimi dieci anni. La città non offre servizi adeguati alle famiglie, ai lavoratori e tantomeno agli anziani. Inoltre, una tassazione comunale elevata ha accelerato la riduzione della popolazione. Molte testimonianze di pensionati ci dicono che Salerno non è più il luogo sicuro e pulito di quando erano bambini. A differenza di Salerno, città come Trento hanno adottato strategie di gestione del patrimonio pubblico che hanno portato a un miglioramento dei servizi e a una maggiore partecipazione dei cittadini. A Trento, la vendita di alcuni beni pubblici è stata utilizzata per finanziare progetti di sostenibilità ambientale e servizi sociali, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza ed efficienza dell’azione amministrativa, attraverso aste pubbliche. Per migliorare la gestione del patrimonio pubblico a Salerno, bisogna iniziare con il monitoraggio e proporre l’utilizzo dei beni pubblici per finalità sociali. Inoltre, potrebbe essere utile adottare un approccio più trasparente nelle decisioni riguardanti le vendite e le cessioni, coinvolgendo maggiormente la comunità locale. La cattiva gestione del territorio non ha solo conseguenze economiche e sociali, ma anche ambientali. L’aumento dei rifiuti e delle infestazioni di blatte e scarafaggi è un chiaro segnale di degrado urbano che richiede interventi urgenti. Una riflessione sorge spontanea: Salerno e i salernitani meritano questo scempio? Da parte nostra, continuano gli incontri pubblici con i cittadini, invitandoli a partecipare attivamente al dibattito pubblico, affinché gli amministratori locali si impegnino a gestire i beni pubblici in modo responsabile e trasparente. Solo con la partecipazione attiva di tutti potremo sperare in un cambiamento reale. Salvatore De Lucia coordinamento cittadino di Forza Italia Salerno con delega agli enti partecipati e bilanci
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