L’assessore De Roberto sfratta Gruppo 80 - Le Cronache Salerno

di Erika Noschese

Costretti a lasciare la sede, per progetti che ancora oggi faticano a vedere la luce, nel silenzio assenso dell’amministrazione comunale e dell’assessore alla Trasparenza Claudio Tringali. È la triste sorte di Gruppo 80, associazione di protezione civile guidata da Tommaso Caliendo, oggi a rischio stop a causa di una scelta scellerata di un’amministrazione che gioca ad asso piglia tutto senza valorizzare il mondo del volontariato. L’associazione era ospite presso gli spazi comunali di via Fresa 1 che un tempo ospitava la scuola elementare. La struttura di via Fresa da sempre ospita l’associazione L’Abbraccio che oggi, suo malgrado, vive una fase di stallo dopo la morte del presidente Matteo Marzano. Gruppo 80 nasce nel 2011 da un gruppo di ex volontari della Croce Rossa Italiana e ottiene subito una importante risposta da parte dei cittadini e in termini di adesione. I volontari iniziano a lavorare, a farsi conoscere e ad essere presenti fino al 2015 quando ottengono la sede comunale e proseguono la loro attività incrementando il “carico di lavoro” anche con corsi di formazione per nuove leve, studenti, cittadini. In questi anni i volontari sono stati presenti a ben quattro edizioni di Luci d’Artista, il giro d’Italia, il raduno dei Bersaglieri, solo per citare alcune manifestazioni che li hanno visti protagonisti. Un anno e mezzo fa tutto cambia: improvvisamente l’assessorato alle Politiche Sociali guidato da Paola De Roberto decide di riprendersi gli spazi. «Non è lei a comunicarci la notizia ma una persona del settore Politiche Sociali che ha spiegato come il contratto fosse scaduto e non vi era intenzione di rinnovarlo», ha spiegato il presidente Tommaso Caliendo, membro del direttivo di Sodalis Ets – Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Salerno. A quel punto inizia una fase di interlocuzione e confronto per provare a trovare una soluzione c’è. E uno spazio, effettivamente, viene messo a disposizione: una struttura comunale al cosiddetto Casermone. Struttura inadeguata per le tante attività che il Gruppo 80 porta avanti a favore della comunità e del territorio, a titolo totalmente gratuito. Proprio in quel periodo infatti Gruppo 80 entra in contatto con Anpas Campania e ne entra a far parte a tutti gli effetti, con un’importante collaborazione in occasione di manifestazioni varie in città. Dopo quella prima interlocuzione tutto tace ma sul gruppo di protezione civile pesa uno sfratto imminente ragion per cui provano a limitare le attività, onde evitare ulteriori problemi. Di recente, l’assessorato torna nuovamente alla carica e chiede le chiavi della struttura. Il motivo? In via Fresa 1 deve nascere il nuovo pronto soccorso sociale che sarà realizzato con i fondi del Pnrr. «Ho sempre dato la mia disponibilità al trasferimento, non ho chiesto nulla solo una nuova sede ma non sono mai stato ascoltato. Ci hanno raccontato di questa struttura che dovrà essere realizzata ma ci è stato comunicato “fuori tempo massimo” nel senso che era già pronto il bando al quale, ci hanno detto, hanno partecipato diverse associazioni del territorio – ha chiarito il presidente di Gruppo 80 – Ho incontrato l’assessore De Roberto nel periodo di Pasqua, ci ha dedicato qualche minuto prima di andar via rassicurandoci del fatto che ci sarebbe stato un nuovo incontro dopo Pasqua, mai avvenuto. Ci è stato comunicato di aver inviato anche una Pec per sollecitare la consegna delle chiavi ma noi non l’abbiamo mai ricevuta e nessuno ci ha mai dato prova dell’invio della comunicazione ufficiale, come invece abbiamo fatto noi quando abbiamo inviato una Pec al Comune. Loro infatti dicevano di non averla mai ricevuta ma noi abbiamo provato il tutto attraverso la ricevuta della mail. Abbiamo chiesto più volte un incontro con il sindaco e l’assessore Tringali ma siamo stati ignorati del tutto». A gennaio l’associazione ha dovuto lasciare la sede, pagando di tasca propria il trasloco e le spese del caso. Ma da gennaio ad oggi tutto è fermo, i lavori per la realizzazione del pronto soccorso sociale non sono mai stati avviati nonostante la fretta dell’assessore De Roberto. «Non abbiamo più una sede, abbiamo dovuto interrompere le attività di formazione, le esercitazioni estive, gli incontri. Tutto. I volontari sono delusi, amareggiati e molti si sono allontanati. Dopo anni di impegni, di lavoro, di presenza sul territorio rischiamo di dover chiudere perché un’associazione di volontariato come la nostra, senza spazi giusti e adeguati, non può andare avanti. Siamo condannati e non per scelta nostra», ha aggiunto il presidente dell’associazione Gruppo 80 Caliendo amareggiato per il trattamento ricevuto.

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