Gagliano: Turismo, si registra un calo generale - Le Cronache Ultimora

di Erika Noschese

 

 

Si registra un calo, rispetto alle ultime due stagioni estive, in termini di presenza sul territorio e di prenotazione ma non spaventa gli operatori. Lo dice Giuseppe Gagliano, operatore turistico della Costiera Amalfitana, da sempre attento al territorio e pronto a dare un segnale chiaro per permettere al settore di lavorare tutti nella stessa direzione con ricadute positive non solo per la Costiera Amalfitana ma anche e soprattutto per il Cilento.

Gagliano, tutto pronto per l’estate e per l’arrivo dei primi turisti. Da operatore del settore quali sono le sue sensazioni?

«Credo che dopo le stagioni post covid il flusso di turisti si stia andando a normalizzare, c’è stato sicuramente un calo rispetto alle ultime due stagioni estive che ritengo sia fisiologico perché reputo che l’eccezionalità è proprio nelle ultime due stagioni, soprattutto l’ultima che ha fatto registrare picchi di domanda sicuramente anomali, frutto del desiderio della gente di passare oltre i disgraziati anni del covid. Sebbene si registra un calo generale della domanda in provincia di Salerno tra Pasqua ed inizio estate non vedo grossi campanelli di allarme e resto comunque ottimista, confidando nella Pil e nella bellezza dei territori della nostra provincia che certamente verranno premiati dalle scelte dei turisti. Da salernitano residente in città osservo con piacere che questa è affollata di turisti stranieri ma resta comunque il rammarico per la parziale inagibilità del corso principale».

Manca meno di un mese all’apertura dell’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi. Crede possa essere la svolta che oggi manca per il territorio?

«Pare che finalmente sia la volta buona e che lo scalo si appresti a diventare pienamente operativo. Devo dire però che, come San Tommaso, voglio vedere gli aerei atterrare e partire visto che in questi anni troppe volte le nostre aspettative sono state deluse. Credo che l’operatività di uno scalo aeroportuale, alternativo a quello di Napoli, sia certamente un vantaggio che è immediatamente percepibile nella parte più a sud della provincia dove le distanze per raggiungere tante destinazioni sono notevolmente accorciate, oltre comunque ad alleggerire la pressione dell’aeroporto di Napoli con benefici indiretti per chi continuerà a servirsi di Capodichino per arrivare e partire».

Vie del Mare, ancora disagi e ritardi e intanto la Costiera Amalfitana inizia ad avere già i primi problemi..

«Per come è strutturata la strada statale Costiera, l’unica alternativa possibile per garantire un’efficiente circolazione di lavoratori e turisti è l’incremento delle Vie del Mare. In quest’ottica non è pensabile che il primo collegamento tra Salerno e Positano sia alle 7.50 di mattina è l’ultimo alle 18:25 mentre per la tratta opposta c’è operatività dalle 8:40 alle 19:40. Ricordo inoltre che a febbraio, poche settimane prima dell’inizio della stagione turistica, la Capitaneria di Porto ha emesso un’ordinanza con cui ha limitato il numero di accosti nei porti e nei punti di approdo della Divina per ragioni di sicurezza con il conseguente taglio delle corse da parte degli operatori; con queste limitazioni è difficile garantire un servizio che possa efficacemente rimpiazzare la circolazione su gomma».

Traffico in Costiera, quali soluzioni?

«Il traffico è un problema che attanaglia la Costiera Amalfitana da sempre, sento gli stessi discorsi da quando ero un bambino. Per fare un paragone: mi sembra evidente che in una brocca che può contenere un litro d’acqua se ne stia versando molta di più. A mio parere è chiaro che le targhe alterne non servono molto e questo è dimostrato da quanto è accaduto negli ultimi anni; in molti tratti della Costiera il traffico si blocca banalmente per la presenza di due auto, e non sto parlando di pullman, che hanno la carreggiata ridotta dalle auto in sosta e purtroppo permessi per realizzare i parcheggi non ne vengono dati. A questo punto mi domando dove i residenti della Costiera devono lasciare le proprie auto. La soluzione potrebbe sembrare semplice se tutti gli attori in gioco, a cominciare dalle istituzioni politiche, decidessero finalmente di dare una direzione strategica ben definita alla Costiera Amalfitana e rinunciassero, gli aventi diritto, ad un po’ delle posizioni acquisite. Oggi purtroppo in Costiera Amalfitana coesiste l’offerta di lusso e relax con il turismo mordi e fuggi di una giornata, una cosa che per me non ha senso. Un’altra cosa incomprensibile è la mancanza di segnalazioni comuni per quello che è lo stato di occupazione dei parcheggi: sono in tanti quelli che percorrono la Costiera è arrivati ad esempio ad Amalfi scoprono che i parcheggi sono pieni e devono proseguire oltre».

Da operatore turistico quali le previsioni per questi mesi?

«Come ho detto già in precedenza, io resto ottimista per i prossimi mesi. Visto il livello medio dei prezzi che si è abbassato rispetto alle scorse stagioni si rivede anche qualche turista italiano in più. Ritengo che chi ha seminato bene ed ha continuato ad investire nella qualità dell’offerta, adeguando gli standard a livello di prezzi praticati, non stia soffrendo il calo generale che ripeto, non mi spaventa in quanto l’eccezionalità è rappresentata dalle ultime due stagioni».