Aliberti va all'Asl e trova la Digos - Le Cronache Attualità
Attualità scafati

Aliberti va all’Asl e trova la Digos

Aliberti va all’Asl e trova la Digos

Scafati.  Incontro per l’ospedale Scarlato all’Asl Salerno, per Aliberti “non ci sarà  riapertura per volere politico di De Luca” .  Intanto è polemica. “Sorpresa al nostro arrivo, siamo stati ricevuti dalla Digos e identificati presentando il nostro documento di riconoscimento. Per tutte le tre ore di discussione siamo stati ripresi quasi fossimo in un Grande Fratello con una regia che dall’altro lato dello schermo ascoltava, senza intervenire, lamentando di tanto in tanto con una telefonata l’audio non chiaro”, dicevo sindaco. Per Aliberti se il Governo regionale invia la Digos “per 15 amministratori arrivati all’Asl su invito, vuol dire che probabilmente ha coscienza di essere in torto rispetto alla vicenda della mancata riapertura del ‘Mauro Scarlato’ e ricordo chiaramente le urla di De Luca quando a Roma venne fermato dalle forze dell’ordine: la democrazia a modo suo”. La questione dei lavori strutturali che devono essere eseguiti per poter riaprire il presidio ospedaliero di Scafati non c’entra: il problema esiste per tutti gli ospedali della provincia di Salerno. “I quindici milioni di euro stanziati dal Governo sono soltanto la scusante per allungare i tempi della sua riapertura; il concorso bandito per Scafati per il pronto soccorso al quale avevano partecipato quattro medici è stato annullato dalla Regione Campania con una delibera di Giunta: una chiara volontà politica per evitare che quei medici arrivassero a Scafati. Mi dispiace dirlo: non c’è volontà di aprire nell’immediato l’ospedale. Si aggrappano alla scusante dei lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria e di tipo strutturale che stanno realizzando in queste ore anche all’ospedale di Nocera per quaranta milioni di euro” aggiunge Aliberti. “Questo a dimostrazione che i lavori strutturali possono camminare di pari passo con la funzionalità della struttura stessa. Si è raccontato, durante l’incontro, che il pronto soccorso sarà riaperto solo dopo la eventuale apertura di altri reparti e il rafforzamento dei reparti già esistenti presso l’ospedale di Scafati ma in verità la proposta di atto aziendale con i 158 posti letto è solo una fantasia: l’atto che ci è stato presentato e per il quale abbiamo formulato noi sindaci osservazioni, non è mai stato approvato dalla Regione Campania. Qualcuno dimentica l’esistenza di decreti ministeriali,  che già individuano l’ospedale di Scafati come Presidio Ospedaliero: non abbiamo bisogno di un atto aziendale per aprire il pronto soccorso base. La decisione di tenerlo chiuso, ripeto, è una volontà politica” conclude Aliberti. Alcuni assessori e amministratori di maggioranza e minoranza si sono recati come da convocazione presso gli uffici di via Nizza a Salerno. Il direttore generale Sosto dice Francesco Carotenuto “ha confermato che non ci saranno spostamenti di infermieri verso altri ospedali e per domani inizierà l’adeguamento sismico della struttura ma siamo amareggiati del fatto che l’atto aziendale non è stato ancora notificato in Regione”.